Luciano Moggi è uno che non sogna mai. Si emoziona come tutti quanti. Ma vive alla giornata. Ora più di prima. Manca da un bel po’ sui campi. Forse si nasconde anche. Perché è impensabile immaginarlo lontano dagli stadi. Non gli manca la voglia di parlare, «anche se sto per entrare in una riunione importantissima». Lui sa sempre tutto di tutti. Come ai vecchi tempi.
Moggi, nel 2006 scoppiò Calciopoli e l’Italia vinse il Mondiale in Germania. Domenica c’è il quarto di finale degli Europei contro l’Inghilterra. Non è che porterà bene anche Scommessopoli?
Io andrei piano con i facili entusiasmi. Facciamo presto ad esaltarci. Ma le difficoltà ci sono. Prandelli sta lavorando molto bene, tifiamo tutti per l’Italia anche se ci sono avversari molto forti.
L’Inghilterra è una di queste?
Ho visto un’Inghilterra debole in difesa, con l’Ucraina non ha giocato bene e non meritava nemmeno la vittoria. Mi avrebbe fatto più paura la Francia.
Che effetto le fa rivedere la Juventus campione d’Italia?
Sono contento (sogghigna, ndr), anche perché è la società dove ho lavorato io. Scudetto meritatissimo.
Vincerà anche l’anno prossimo?
Non lo so, comunque la squadra è forte e gioca bene. Di certo non sarebbe più una sorpresa.
Beh sul mercato sta già operando: Verratti, Giovinco…
Verratti è un ottimo acquisto per il futuro, su Giovinco sono molto più scettico. Se le cifre di cui si parla sono vere (11 milioni di euro per la metà del giocatore, ndr) mi sembra che sia un’operazione senza senso, una spesa fuori luogo. Io a 11 milioni lo avrei lasciato al Parma e con quei soldi più altri avrei comprato una punta forte fisicamente, un capocannoniere.
Non doveva esserci più attenzione ai costi con il fair play finanziario?
Ma quale fair play finanziario? Quello lo faceva la Juventus di Giraudo, Bettega e Moggi: noi cercavamo di fare risparmiare la società. Il fair play di oggi è una barzelletta.
Parliamo un po’ di serie B. Le piace?
Moltissimo. Da molti anni ormai il campionato di serie B è di altissimo livello. Ho visto diverse partite, e devo dire che nell’ultima stagione Torino e soprattutto Pescara hanno offerto un calcio molto buono. Ha poco da invidiare alla serie A un torneo del genere.
Il Varese ha sfiorato per due anni la massima serie.
Ha fatto un ottimo campionato e si sta muovendo per ripetersi anche l’anno prossimo. Gli è mancato qualcosina per arrivare al traguardo, ma aveva davanti squadre molto toste. Ha comunque lottato fino all’ultimo. E se una squadra non muore mai può andare lontano.
Cosa pensa della scelta di Castori sulla panchina biancorossa per il dopo-Maran?
Sarà difficile ripetere quello che ha fatto Maran, ma si diceva lo stesso di lui un anno fa. Anche Castori ha tutte le carte in regola per portare a Varese e alla gente biancorossa il bel calcio.
Qual è il giocatore più bravo del Varese?
Ce ne sono tanti. Della nuova rosa si sa ancora poco, anche perché il calciomercato è appena iniziato. Ma la società ha ottimi dirigenti che sanno quello che è meglio fare per il bene della società.
Secondo lei i tifosi biancorossi possono sognare di vedere la Juventus al Franco Ossola?
I sogni sono sempre brutti (ride, ndr), e sta ridendo anche chi è qui con me. Quando ci si sveglia dai sogni belli c’è la realtà che azzera tutto (e i tifosi varesini lo sanno bene, ndr). Meglio non sognare e guardare sempre alla realtà.
Luciano Moggi non sogna mai?
Mai mai, non sogno mai.
Ad aprile l’Alta Corte di Giustizia del Coni ha confermato la sua radiazione. È sicuro di non sognare mai di poter tornare un giorno nel mondo del calcio?
Non sogno mai.
Il calcio italiano vive un altro momento buio. Qual è il suo pensiero sullo scandalo delle scommesse che sta minando la credibilità dell’intero sistema?
Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
Luca Calvi
s.affolti
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