Busto Arsizio – «La crisi rischia di scuotere i pilastri fondamentali su cui poggia l’esistenza, ovvero famiglia tradizionale, l’amore tra uomo e donna e la solidarietà, fondamentali da coltivare attraverso la fede e la vita di comunità cristiana».
Il nuovo cardinale di Milano, Angelo Scola, ha pronunciato queste parole ieri mattina a Borsano durante la visita per i 70 anni dalla nascita della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo. Erano 22 anni che la comunità del quartiere Busto non riceveva la visita di un Cardinale e ieri mattina ha dimostrato tutto il suo calore. Ad attenderlo, alle 10.30 sul piazzale della chiesa, c’erano i bambini dell’oratorio con in mano colorati mazzi di palloncini; il suo arrivo è stato scandito dal concerto della banda, dai canti dei piccoli che hanno organizzato un girotondo intorno al Cardinale, seguito da tanti applausi e strette di mano.
All’ingresso della parrocchiale l’Arcivescovo ha quindi deposto l’incenso nel grande “botafumerio” (incensiere del peso di circa 60 kg,) poi trasportato e “fatto volare” durante la messa lungo la navata centrale profumando l’intera chiesa gremita per l’occasione. Suggestiva anche il “rogo” la sfera simbolo dei Santi Martiri Pietro e Paolo e i canti in spagnolo in onore della folta comunità sudamericana presente nel rione. «La nostra comunità è nata 70 anni fa, in un periodo di grandi sofferenze, durante la seconda Guerra Mondiale – ha detto il parroco di Borsano, don Maturo
Magugliani – è una comunità viva che ha capito che solo una vita fraterna dà senso all’esistenza. La visita oggi del nostro Cardinale dimostra attenzione e ci riempie di gratitudine e a lui chiediamo che ci conduca a perdifiato nel cammino verso la bellezza di Dio». Lo stesso Cardinale non ha potuto che constatare con soddisfazione la grande vitalità della parrocchia di Borsano: «Una parrocchia – ha detto nel corso dell’omelia – che vive in unità con le altre della zona». Per poi sottolineare l’importanza della messa domenicale, «il fondamentale dei fondamentali».
Il su discorso si è focalizzato proprio attorno ai fondamentali della vita insieme, come l’amore tra uomo e donna e il matrimonio, la condivisione e la solidarietà. «Fondamentali – ha detto – che oggi sono scossi e messi rischio dalla crisi che non è solo economica ma che attanaglia il Paese con cambiamenti troppo rapidi». Per mantenere saldi questi pilastri è quindi importante abbracciare la vita di comunità perchè «è solo nella condivisione e nel cammino comune e nella pastorale cristiana che cresce la conoscenza di Gesù».
Quindi l’invito a essere «cittadini per costruire una società buona». Al termine della funzione il Cardinale si è infine rivolto ai giovani invitandoli a prepararsi all’amore, sia a quello del matrimonio che a quello della vocazione facendosi anche aiutare dagli educatori in Oratorio. Alla cerimonia era presente il sindaco Gigi Farioli e diversi rappresentanti della giunta comunale che hanno assistito alla benedizione da parte del Cardinale del cantiere dalla futura casa dell’ex municipio di Borsano che sarà presto trasformata nella case della salute con ambulatori e servizi
Valeria Arini
p.rossetti
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