BUSTO ARSIZIO All’ultimo tornante è spuntato Aldo Firicano, avendo la meglio su Magoni, Gallo e gli altri del gruppo. È sempre rimasto ben coperto: meglio, lo hanno mascherato come un cicloamatore di passaggio, e invece il era candidato alla vittoria.
L’ex giocatore di Udinese, Cagliari e Fiorentina è il nuovo allenatore della Pro Patria. Su di lui è caduta la scelta della società tigrotta dopo un lungo periodo di riflessioni e di valutazioni. Ieri lo ha annunciato il patron Pietro Vavassori, assistito, durante la conferenza stampa, dal direttore generale Raffaele Ferrara.
«Una scelta che va nel segno della coerenza – ha esordito il patron – e quindi nel rispetto del progetto che vuole valorizzare i giovani. E dal prossimo anno saranno quattro i giovani in prima squadra, dopo i tre di quello passato. Firicano ci è parso la persona, di quelle sentite, che più ci ha convinti in questa direzione».
Due sono stati i motivi per cui è stato messo il messo il dito sul nome di Aldo Firicano: «La voglia di lavorare coi giovani e anche un’identità di vedute sul calcio». Il patron ne aggiunge un terzo: «Riguarda la sua persona, l’aspetto umano: si è rivelato umile e con dentro molta positività e questo mi è piaciuto».
Firicano sarà a Busto nella giornata di mercoledì, verrà presentato nel pomeriggio. Non porterà con sé un proprio entourage, com’è consuetudine nel calcio di oggi. E anche questo dettaglio potrebbe aver inciso sulla scelta della dirigenza biancoblù. A sua disposizione ci sarà lo staff tigrotto, composto dal preparatore atletico Carlo Simonelli, da quello dei portieri Claudio Rapaccioli e dal fisioterapista Remigio Del Sole. Probabile che il neo mister si avvalga di un secondo, che al momento, però, non si vede all’orizzonte.
Un tecnico scelto considerando il suo tipo di gioco, che «ricalca quello praticato dalla Pro Patria lo scorso campionato – spiega Ferrara – Un 4-3-1-2 che, però, questo allenatore sa adattare al 4-3-3: un modo di giocare che già conosciamo».
E qui spunta un quarto elemento per cui la Pro ha scelto Firicano: «Si è presentato – rivela Vavassori – e non ha detto: mi serve questo o quel giocatore. Si è invece subito integrato nella parte, vorrei dire nel progetto, e ci ha chiesto chi erano i giocatori confermati e quelli invece che avevamo intenzione di lasciar andare. Quando ha saputo i nomi di chi rimaneva, ha detto che era già servito».
Il servizio completo e il parere dei tifosi sul giornale di lunedì 25 giugno.
Giovanni Toia
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