Fontana sogna la Lega allargata Salvini «precetta» ma niente pienone

VARESE Il progetto di una Lega “allargata”. Ovvero, una sorta di Udc bavarese in chiave padana, alla quale Roberto Maroni si richiama sempre. A stendere la linea della strategia leghista è stato, oggi ad Assago, il sindaco di Varese Attilio Fontana, durante il congresso federale, entrando nel concreto dei problemi da affrontare, evitando discorsi legati al passato e parlando delle strategie future.«Non ci sono dubbi sul fatto che la Lega vada avanti – ha detto Fontana – noi abbiamo una base che nessun altro partito ha, abbiamo le sezioni dove si fa politica e soprattutto abbiamo le idee giuste».Ed entra nello specifico: «Siamo l’unico partito che cerca di difendere e preoccuparsi degli interssi del Nord. In questi anni ho incontrato tanti sindaci, anche di altri partiti, e l’aspetto della tutela del Nord inizia a diventare una cultura comune anche per chi non è della Lega».Ed è quindi la questione settentrionale, “Prima il Nord” lo slogan che sarà il tema della giornata di domani, che il Carroccio deve usare per tornare ad essere appetibile dal punto di visto elettorale. <Noi dobbiamo diventare il vessillo della gente che

è incazzata con Roma, diventare il grande partito del Nord che rappresenta l’insoddisfazione e i problemi di questa parte del Paese. Il partito in grado di rappresentare tutti i sindaci e gli enti locali di questa parte del Paese>.Insomma, un partito che sappia raccogliere anche istanze civiche di altre provenienze. Un po’ come ha fatto a Verona il sindaco Flavio Tosi. «Basti pensare – aggiunge – che negli ultimi cinque anni al comparto Comuni sono stati tagliati otto miliardi di euro, mentre la spesa della pubblica amministrazione centrale è aumentata di cinquanta miliardi». Durante il congresso, l’attacco più duro a Umberto Bossi è arrivato dal segretario di Carpi Argio Alboresi, della Lega Nord Emilia. «Dobbiamo avere il coraggio di pensionare definitivamente Bossi. Ha commesso troppi errori. E non possiamo più girare tra la gente con lui». Qualche fischio dal gruppo bossiano presente sugli spalti, ma più che altri applausi dalla maggioranza dei presenti.Una platea comunque abbastanza vuota, quella di oggi, nella prima giornata della due giorni leghista, alla faccia della “precettazione” imposta dal segretario nazionale Matteo Salvini, che aveva chiesto perlomeno la partecipazione di tutti gli amministratori.

s.bartolini

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