Contrabbando di sigarette al contrario I Ticinesi fanno man bassa in Italia

LUINO – Negli anni d’oro del contrabbando erano caffè e sigarette a farla da padrone. Arrivavano dalla Svizzera all’Italia, dal Ticino al Varesotto.Ora, però, complice la forza del franco svizzero il percorso si è invertito. Ne sanno qualcosa le guardie di confine in servizio tra Varesotto e Canton Ticino sempre più alle prese con sequestri e multe per prodotti importati proprio dalla nostra provincia in quantità superiori ai ferrei limiti tollerati.In particolare, le sigarette ora sono più convenienti nelle tabaccherie di confine e fanno gola ai tanti tabagisti ticinesi desiderosi di risparmiare qualche franco. Sotto il peso della crisi e del deprezzamento dell’euro nei confronti del franco svizzero, nel traffico viaggiatori sono, infatti, in aumento i casi di contrabbando scoperti  lungo le frontiere.Nelle prime tre settimane di agosto sono stati oltre 160 le infrazioni doganali riscontrati ad automobilisti in entrata sul territorio svizzero o durante i controlli effettuati ai posti arretrati allestiti dalle guardie sulle strade doganali del Ticino.Oltre ai generi alimentari, il cui traffico si mantiene costante, sono in netto aumento i casi di contrabbando di sigarette dall’Italia alla Svizzera. Pratica strettamente legata al potere d’acquisto incrementato dalle quotazioni della divisa rossocrociata che ha reso conveniente e vantaggioso, come mai prima d’ora, l’acquisto anche delle bionde ai banconi delle tabaccherie italiane

di confine. Con tanto di incremento dei provvedimenti previsti dalla legge per le “eccedenze”, seguiti dalle multe e sequestri in netto aumento.I controlli, infatti, si susseguono e non di rado capita che le guardie di confine siano confrontate con quantità di merci che superano i limiti consentiti. Che per il fumo si fermano per ogni persona ad una stecca: ovvero 50 sigari o 250 grammi di tabacco trinciato. Così le “bionde” in eccesso finiscono nel mirino delle guardie di confine e con loro le buste della spesa troppo gonfie. Superati questi limiti scattano le sanzioni: sono pari a 157 franchi per ogni chilo di sigarette, 18 per ogni chilo di sigari, 69 per il trinciato fine e 14 franchi al chilogrammi per il trinciato da pipa. Al pagamento della sanzione si deve sommare l’imposta sul valore aggiunto per le quantità eccedenti paria all’8% del valore della merce.Crescono di numero, ma questo è regolare, i viaggi di amici e parenti per riempire l’auto e fare così il pieno di sigarette senza incorrere in sanzioni. «Aumentano i clienti ticinesi – confermano i tabaccai dell’Alto Varesotto – Dopo anni di quasi parità, infatti, ora tutto il settore dei tabacchi è decisamente più conveniente da queste parti. E il guadagno maggiore va allo Stato italiano». Alessio Pagani

e.besoli

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