08 Lug 2011
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GALLARATE (ri.s.) Mario Aspesi rinuncia alla presidenza di Amsc spa, un ruolo che lo avrebbe reso incompatibile con quello di sindaco di Cardano al Campo, incarico al quale non intende rinunciare. E così, questa mattina, protocollerà le dimissioni.Tutto nasce da una lettera di Maurizio Andolina, cittadino gallaratese ma segretario generale del comune di Brescia e voce autorevole nel campo del diritto amministrativo. Andolina indica l’articolo 63 comma 2 del testo unico degli enti locali, il decreto legislativo 267 del 2000, come la causa dell’incompatibilità. In particolare, non può essere sindaco chi, «come amministratore ha parte in servizi sovvenzionati da detti enti in modo continuativo».Detto in italiano, poiché Asmc spa gestisce l’acquedotto di Cardano, Aspesi non può essere contemporaneamente presidente della prima e sindaco del secondo. Eppure, illustrando al consiglio comunale le nomine nell’ex municipalizzata, il sindaco Edoardo Guenzani aveva affermato di avere un parere dell’Anci
(associazione nazionale dei comuni italiani) che garantiva la compatibilità tra i due incarichi. Un parere che sembra aver perso di autorevolezza dopo l’intervento di Andolina.«Di fronte a questa lettera, che mi sembra seria», spiega infatti Aspesi, «per prudenza e finché non c’è una certezza definitiva, ho deciso di protocollare le dimissioni da presidente dell’azienda». Questo perché «io faccio prima di tutto il sindaco a Cardano». Dopodiché, «se si scioglie l’incompatibilità resto disponibile nei confronti del Comune e del sindaco, qualora lo riterrà e nella misura in cui lo riterrà». Perché, ci tiene a ribadirlo, «io non accumulo cariche».Rispetto a questa decisione, il primo cittadino gallaratese si limita a dire che attende la lettera di dimissioni prima di rilasciare ogni commento. Intanto ieri mattina il Pdl aveva posto un quesito al prefetto rispetto alla compatibilità di Aspesi nei due incarichi. Un questi ormai superato dagli eventi.
s.bartolini
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