Torino, 8 lug. (TMNews) – Giorgio Airaudo, responsabile
nazionale auto della Fiom, ma anche il magistrato Livio Pepino e intellettuali come Marco Revelli e Luca Mercalli, più esponenti piemontesi di Sel, sono alcuni dei firmatari dell’appello “No Tav Bene Comune”, messo a punto in vista della fiaccolata contro la Torino-Lione, organizzata per stasera alle 21 nel centro di Torino, da piazza Arbarello a piazza Vittorio Veneto.
Un appello per sottolineare che la maggior parte dell’opinione pubblica “ignora che domenica in Val di Susa si e’ svolta la piu’ grande manifestazione popolare di opposizione ad un’opera pubblica nella storia della nostra Repubblica. Decine di migliaia di uomini e donne, abitanti della Valle e provenienti da tutto il Paese, si sono ritrovate unite, pur nella diversità di ideologia, per dire no deciso all’esecuzione con ‘pilota automatico’ di un’opera pubblica concepita in un momento storico-politico quanto mai lontano da quello attuale”. Nell’appello, firmato da una quindicina di persone tra cui anche docenti universitari, la Torino-Lione viene definita “Un’opera faraonica, figlia di un modello di sviluppo energivoro e superato, per la quale non ci sono i fondi, e che certamente infliggerebbe un’inaudita violenza alla Val di Susa”.
Ed ancora si legge nell’appello “esiste oggi un discrimine fra chi sostiene che un diverso mondo, basato sul pieno riconoscimento dei beni comuni, è possibile e chi, per incapacità culturale di interpretare il cambiamento della società, si trincera dietro ad un decisionismo autoritario che, lungi dall’essere realista, appare, nell’attuale situazione economica ed ecologica, sempre più velleitario”.
Segue poi un appello alle forze politiche dell’opposizione: “Chi si candida a guidare l’Italia del dopo Berlusconi cercando i voti del popolo di sinistra deve farsi una ragione di questo cambio di sensibilita’ del popolo sovrano e saperlo interpretare politicamente”.
Prs/cro
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