Somma Lombardo – Il caso Vaccariello ricompatta il Pdl ma rischia di minare la tenuta della maggioranza. «Il Pdl risolva i suoi problemi» l’invito del segretario della Lega Nord Bruno Specchiarelli, che rivendica come il suo partito finora sia stato «la garanzia della maggioranza».
Intanto il dimissionario Andrea Vaccariello non rinuncia ai propositi di riaccasarsi: «Nessuno mi vieta di andare in un altro gruppo». L’addio del capogruppo Pdl comincia a provocare i primi smottamenti in maggioranza. La Lega Nord si preoccupa. «Non è una bella cosa che un capogruppo si dimetta, tanto più dicendo quel che ha detto – commenta il segretario del Carroccio Bruno Specchiarelli – noi non interferiamo ma auspichiamo che i problemi interni vengano risolti piuttosto che allargarsi, altrimenti potrebbero mettere in pericolo la tenuta della maggioranza». Un avvertimento a non tirare troppo la corda della «lealtà» leghista: «Finora la Lega ha mantenuto un basso profilo ma non tollereremo in eterno di vedere consiglieri del Pdl che entrano in aula, mettono la scheda e poi se ne vanno – è chiaro Specchiarelli – nei momenti importanti i quattro rappresentanti della Lega ci sono, nel Pdl manca sempre qualcuno, fino ad oggi siamo stati noi la garanzia della maggioranza.
Ma non è facile andare avanti così». Nel mirino anche le divisioni nel partito alleato: «Un conto era quando avevano due anime, ora ne hanno tre. Non pretendano però di avere altri posti in giunta. Se qualcuno dei nostri lascia lo sostituiremo». Riferimento alle presunte “mire” della componente ciellina sulla poltrona di Claudia Colombo. Il segretario padano condivide invece il “niet” del coordinatore Pdl Marcello Pedroni ad un “trasloco” di Andrea Vaccariello ad un altro gruppo di maggioranza: «Sarebbe scorretto
e rischierebbe di far saltare gli equilibri. Farebbe meglio a rimanere in maggioranza con un gruppo autonomo». E’ quello che lo stesso Vaccariello intende fare, almeno per ora, senza però rinunciare ad un’ipotesi di cambio di casacca. «La scelta di uscire dal gruppo è personale e non legata a nessun partito – chiarisce Vaccariello – se c’è un gruppo consiliare in cui mi rispecchio nessuno mi vieta di spostarmi. Non vedo perché non dovrei poter entrare in un’altra formazione».
L’ex capogruppo Pdl rivendica libertà di movimento ma non mette in discussione la fedeltà alla maggioranza: «Se dovessi essere l’ago della bilancia in consiglio comunale, io ci sarò e rimarrò in aula per dare il mio voto – garantisce Vaccariello – ragionerò con la mia testa, prenderò posizione sulle questioni non fondamentali, ma nei momenti decisivi come il Pgt o il bilancio, il mio voto c’è». E in vista della conferenza stampa di oggi in cui le anime del Pdl si esprimeranno in modo congiunto, l’ex capogruppo si toglie un sassolino: «Se andarmene via dal gruppo è riuscito ad unirli – sottolinea Vaccariello – significa che ho fatto il miracolo, riuscendo in un paio di giorni a provocare quello che in mesi non si era mai verificato».
Andrea Aliverti
p.rossetti
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