BUSTO ARSIZIO Finmeccanica, Busto e Napoli si incontrano e vengono riuniti i filoni. E l’ex ministro Maroni rilancia con una seconda querela a Borgogni, presentandosi proprio a Busto ieri. Un colloquio durato poco più di 30 minuti quello tra l’ex ministro dell’Interno e segretario della Lega Nord Roberto Maroni e il procuratore capo (reggente) di Busto Arsizio Eugenio Fusco.
Maroni è arrivato molto presto e si è diretto verso l’ufficio al secondo piano dove Fusco l’ha ricevuto.
No comment della procura sui temi dell’incontro, che sono poi invece stati svelati direttamente da via Bellerio. Il segretario del Carroccio ha ripresentato la querela per calunnia nei confronti di Lorenzo Borgogni (ex responsabile delle relazioni istituzionali di Finmeccanica), gola profonda dell’inchiesta divisa tra Napoli e Busto Arsizio, che vede Giuseppe Orsi, oggi presidente
di Finmeccanica ma ad di Agusta Westland all’epoca dei fatti, accusati di corruzione internazionale. Stando a Borgogni sarebbero state pagate delle tangenti per la vendita di sette elicotteri del gioiello di Samarate al governo indiano. Borgogni, nelle sue dichiarazioni, aveva indacato nella Lega Nord il partito destinatario di parte dei fondi neri.
A fronte di un registro degli indagati che non conta alcun esponente della Lega e di un’inchiesta ancora in corso Maroni aveva già definito «puro fango» le dichiarazioni di Borgogni querelandolo davanti ai pm napoletani Vincenzo Piscitielli e Henry John Woodcock, titolari dell’inchiesta madre. E proprio i magistrati napolenitani ieri sono arrivati a Busto.
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m.lualdi
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