Perse i soldi con Lehman Brothers Ora la sua banca deve risarcirlo

GALLARATE Linguaggio oscuro nella finanza, il tribunale di Busto Arsizio manda un messaggio chiaro.  L’emittente deve fare attenzione a quanto promette, soprattutto agli investitori privi di competenze finanziarie avanzate. Questo dice il tribunale di Busto, in una sentenza destinata a fare giurisprudenza.

Un piccolo imprenditore varesotto – quello che in gergo borsistico si definirebbe “cassettista”, o investitore prudente – ha citato in giudizio, seguito dallo studio legale Minella di Busto, la sua banca, italiana. Questo dopo avere investito in un prodotto assicurativo che «nelle condizioni di polizza vedeva espressamente garantito il rimborso del 100% del capitale iniziale» e non avere visto indietro un euro. La banca, per fare fronte all’impegno della polizza, aveva costituito una “riserva matematica” in obbligazioni della banca d’affari Lehman Brothers e, alla scadenza del titolo, non aveva restituito nulla adducendo a motivo il fallimento della finanziaria americana, travolta dalla crisi dei subprime nel 2008.

Il giudice della sezione gallaratese Caterina Cantano ha riconosciuto il diritto dell’uomo a vedersi restituire per intero il valore del capitale investito, facendo riferimento alla scelta dell’istituto di commercializzare il prodotto con diciture pubblicitarie ritenute poco trasparenti. La clausola era vessatoria, in questo modo, è stato riconosciuto. E sono tornati al cliente i 25 mila euro versati.

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m.lualdi

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