UN URLO ROMPE IL SILENZIO TUTTA LA CITTA’ SOTTO CHOC

GALLARATE «Pensavamo che si fosse sentita male la madre». Erano passate da poco le 19 quando i residenti di via Andrea Costa, una traversa residenziale di via Pegoraro, hanno sentito un urlo, che ha rotto il silenzio serale.Forse era il grido della piccola di nove anni che ha trovato la morte precipitando dalla finestra del quarto piano; forse quello della sorellina, di appena quattro anni, che ha assistito alla scena. La piccina ha continuato a gridare, tanto che la madre, appena rientrata, per prima cosa ha salito le scale per capire il perché di quella disperazione, dopo averla lasciata sola in casa mentre, con il marito, si recava al supermercato. O, almeno, così racconta chi è sceso in strada attirato prima dalle urla della piccola, quindi dalle sirene di ambulanza, carabinieri e vigili del fuoco.«È scesa dall’auto, ha lanciato le chiavi ad un pompiere

ed è corsa in casa». Qui ha trovato la secondogenita in lacrime, la bimba più grande era quattro piani sotto, morta sul colpo dopo essere caduta per essersi sporta troppo dalla finestra. E dire che i genitori si erano allontanati solo per pochi minuti. Il padre, cuoco in un ristorante dalle parti di Varese, indossava già i vestiti da lavoro, pronto ad accompagnare la moglie per una veloce spesa per poi presentarsi puntuale in cucina. Non immaginavano certo la tragica fatalità alla quale stava andando incontro la loro figlia più grande. A sera, quando ancora i carabinieri non avevano abbandonato la zona, per strada erano rimasti in pochi. Alla spicciolata arrivavano alcune persone che parlavano tra di loro una lingua slava: forse parenti, forse amici. Per il resto, solo silenzio; quel silenzio rotto da un urlo quando da poco erano passate le sette.Riccardo Saporiti

s.bartolini

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