Aeroporto, l’appello del sindacato «Il Governo investa su Malpensa»

Malpensa – L’assessore regionale Raffaele Cattaneo chiede alle forze pro Malpensa di far sentire la loro voce.  «Lo diciamo da tempo che servono fatti, non parole», tira dritto il segretario generale della Fit Cisl di Varese Dario Grilanda. «La politica si è fatta sentire su Malpensa soltanto in campagna elettorale, per poi non interessarsene più. Ora speriamo che il cosiddetto governo tecnico riesca a perseguire gli interessi di tutti e dunque punti su Malpensa, altrimenti sarà soltanto una prosecuzione di uno stato di sofferenza: per l’aeroporto, il territorio e il Pil del Paese, se pensiamo ai risultati dello studio Ambrosetti».

Il sindacato varesino non vuole la chiusura di Linate. «Serve un ridimensionamento, occorre che Linate non faccia da pseudo hub al posto di Malpensa», annota Grilanda. Il sottosegretario Improta ha appena affermato che: «Non ha senso riallocare tutto il traffico su Malpensa in assenza di un vettore che decida che sia qui il proprio hub». Ma, per Grilanda, è impossibile: «Una compagnia aerea ha bisogno di certezze per scommettere su Malpensa, nessuno può farlo in assenza di un contesto di crescita». Serve la certezza che il governo investirà in questo scalo e che lo sosterrà.
«Serve un piano nazionale del trasporto aereo», incalza Saverio Innocenzio (Filt Cgil). «E’ stato costituito un tavolo, a livello nazionale, tra le organizzazioni sindacali e il sottosegretario ai Trasporti che stilerà, mi auguro, un elenco delle cose da fare. Saranno appunti per il prossimo governo». C’è troppo poco tempo a disposizione di Monti e Passera, secondo la Filt varesina, ma il tavolo aperto sarebbe la chiave di volta. «Dovrà essere l’espressione dei bisogni del Paese», sostiene Innocenzio, al di là della discussione sulla piattaforma per il rinnovo del contratto di lavoro.
Malpensa torni al centro, tema in agenda di chi governerà anche dopo Monti. La partita non dovrà essere gestita soltanto da Sea e dal nuovo socio intenzionato ad avere un ruolo sempre più di spicco nel trasporto aereo. Vito Gamberale del fondo F2i (per il 29,8 per cento azionista Sea) non ha nascosto di volere il rilancio di Malpensa, ma per il sindacato rimane fondamentale la governance pubblica di Sea. «Il comune di Milano deve essere l’ago della bilancia. Siamo contrari a un privato che si impossessi di Sea», dichiara Grilanda che riporta in auge l’azionariato diffuso per la vendita delle azioni Sea dopo l’approvazione di palazzo Marino alla quotazione in Borsa della società di gestione aeroportuale.
Alessandra Pedroni

p.rossetti

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