VARESE Violentata nelle vicinanze della stazione ferroviaria poco dopo le 22 di ieri. È quanto ha denunciato alla Polizia Ferroviaria di Varese una studentessa di 20 anni residente nel nord della provincia, la ragazza avrebbe accusato di stupro un ragazzo incontrato su un social network. Ragazzo di cui non ha potuto fornire le esatte generalità; i due avrebbero sempre e soltanto avuto un rapporto epistolare nelle chat del social network dove si erano incontrati meno di dieci mesi fa. Lui non avrebbe mai fornito numeri di telefono o indirizzo; insomma nessun elemento utili per essere rintracciato dal vero. Sempre attraverso il social network i due giovani avrebbero deciso di incontrarsi di persona, per vedere se la loro relazione avrebbe potuto funzionare anche nella vita reale. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo; il pubblico ministero Luca Petrucci, titolare delle indagini, ha delegato
gli uomini della Polfer a rintracciare il ragazzo: il giovane sarebbe in fase di identificazione. Non è chiaro se per aprire il proprio profilo il ragazzo abbia utilizzato un nickname o un nome fasullo; in ogni caso le indagini telematiche sarebbero quasi giunte al risultato: attraverso i “movimenti virtuali” del ragazzo sul social network gli investigatori starebbero per svelarne l’identità. La violenza appare come un giallo: dell’accaduto non vi sarebbero testimoni; la ragazza, dopo la denuncia, è stata portata in ospedale e visitata dai medici. Che non avrebbero però riscontrato segni tangibili della presunta violenza. Niente ecchimosi, tracce di percosse o di stupro. Gli accertamenti sono comunque in corso. Secondo quanto denunciato dalla vittima l’abuso sarebbe avvenuto nelle vicinanze della stazione; l’area è ben video sorvegliata, gli inquirenti acquisiranno i filmati delle telecamere per verificare la presenza di fotogrammi utili.
s.bartolini
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