VARESE Un sole raggiante su un tappeto di nuvole e una scritta a rendere esplicito il messaggio: “omaggio al benessere”. Questo il disegno apparso nel fine settimana sul muro della scala di ingresso del Twiggy di via De Cristoforis, e ovviamente i gestori del locale non hanno gradito.
Non è la prima volta che quel piccolo angolo di muro sporgente sul marciapiede viene preso di mira dai writers. Due mesi fa era comparsa, come in gran parte di Biumo e del Centro,
la scritta realizzata con lo stancil, trasformata dai gestori del Twiggy in “zona antifame” aggiungendo due lettere con gli stessi caratteri e due posate, forchetta e coltello accanto al simbolo rotondo, come un piatto. «L’arte non è per tutti, non basta prendere un pennarello o una bomboletta – spiega Nicola Oldrini, anima del Twiggy, decisamente seccato – Quella parete sta diventando uno schifo. All’inizio abbiamo cercato di affrontare la cosa con ironia, camuffando lo scarabocchio, ma non vorrei che questa iniziativa sia stata interpretata come una sfida, l’inizio di una competizione che ovviamente non ci interessa».
La tentazione di prendere in giro i writers anche questa volta è forte, trasformando l’omaggio in formaggio al benessere, sempre con riferimento al ristorante di Twiggy, ma i gestori potrebbero anche decidere di non toccare nulla e aspettare di capire se la cooperativa proprietaria dell’immobile ha intenzione di completare la nuova tinteggiatura. Perché un conto sono i murales realizzati per colorare in maniera creativa la città e presenti anche al Twiggy, nel cortile di dietro, altro sono gli scarabocchi. Lidia Romeo
s.bartolini
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