Ritorna il falò della Motta Dita incrociate per i sogni

VARESE È tempo di preparare i desideri: domani sera (mercoledì) arriva il falò di Sant’Antonio. Torna, puntando sull’ottimismo per un anno luminoso, una delle più antiche e sentite tradizioni cittadine. Tra conferme e novità così racconta l’edizione 2013 Giuseppe Redaelli, il presidente dei Monelli della Motta, infaticabile associazione che ogni anno realizza l’evento.
Il falò di quest’anno è dedicato al decano dei Monelli. «Per la prima volta, dopo più di cinquant’anni saremo senza il nostro Cecco,

che ha insegnato molto a tutti noi. Lo dedicheremo alla sua memoria e ai suoi insegnamenti, non solo a quelli legati al falò, ma anche a come si vive. Lui è stato un grande esempio della capacità di darsi da fare per gli altri» prosegue Redaelli.
Da via Bernascone a piazza della Motta, domani saranno una settantina le bancarelle di leccornie e artigianato che trasformeranno per due giorni il volto della centralissima zona in un colorato mercatino. Il primo appuntamento in calendario nella chiesa della Motta è stato lunedì, alle 21, con l’incontro “Sant’Antonio e la Fede”. Poi il concerto del coro da Camera del Conservatorio di Como. Dopo la benedizione delle candele votive, invece, domani (mercoledì) arriva il clou della festa: l’accensione del falò. Per la festa liturgica di giovedì ci saranno messe ad ogni ora, dalle 8 alle 11, e alle 12 la benedizione degli animali sul sagrato seguita lancio dei palloncini da parte dei bambini delle scuole varesine. In chiusura, alle 18, la messa solenne presieduta dal vicario episcopale, monsignor Franco Agnesi.

s.bartolini

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