«Nada l’avrei dato solo in serie A Juan Antonio con Giulio e Neto»

VARESE Il vento polare che ieri ha soffiato su Varese ha portato le due prime novità del mercato biancorosso. Inattesa e altrettanto gelida la prima, sperata da tempo la seconda, entrambe in arrivo da Genova. Enis Nadarevic, bosniaco tesserato nel dicembre del 2010 grazie a un’ordinanza del tribunale di Varese che imponeva alla Figc di tesserarlo pur essendo extracomunitario, è stato ceduto al Genoa per una cifra di

cui l’amministratore delegato Enzo Montemurro non vuole parlare. «Il prezzo trovato – si limita a dire il dirigente – è giusto: questi soldi ci soddisfano perché potremo reinvestirli per prendere un grande nome». In Liguria qualcuno parla di 250 mila euro ma Montemurro si ostina a non commentare, confermando solo la seconda notizia, quella tanto attesa dalla tifoseria: «Juan Antonio è a un passo dal Varese».

Nuovi stimoli
Nadarevic aveva manifestato da tempo il desiderio di trovare altrove nuovi stimoli. Lo conferma proprio Montemurro: «Enis ci aveva chiesto spesso di cederlo e il suo sogno era quello di cambiare aria. Per lui c’erano diverse opzioni come la prospettiva, ad esempio, di accasarsi in Germania. Poi è arrivato il Genoa che gli ha permesso di volare in serie A e ci ha dato quei “due soldi” che potremo ora usare per il nostro mercato».
L’a.d. sottolinea che la cessione dell’esterno di centrocampo è in linea con la politica del club: «Nelle ultime partite, Nadarevic era stato quasi sempre il migliore in campo. È stato un giocatore importante per il Varese, società che, comunque, ha come filosofia quella di promuovere talenti e mandarli in serie A. Non l’avrei mai dato a nessun’altra squadra di B, o forse sì ma solo per una contropartita irrinunciabile».
Montemurro non parla del sostituto: «Vedremo anche perché il mercato è ancora lungo e abbiamo 15 giorni per pensarci ma sicuramente prenderemo un giocatore all’altezza. Faccio notare che Nadarevic era in scadenza e a giugno il Varese l’avrebbe perso senza incassare nulla».  

Il Maracanà a MasnagoI biancorossi di Fabrizio Castori, vittoriosi 3-0 nell’amichevole di ieri con l’Anziolavinio (squadra di serie D, battuta con i gol di Neto Pereira, Kink ed Eusepi), hanno chiuso la settimana di ritiro a Roma e oggi tornano a casa. Sabato, a Masnago, c’è il primo impegno ufficiale: gli ultimi otto minuti della gara con il Grosseto, sospesa, lo scorso 15 dicembre per la nebbia, con il Varese in vantaggio 3-0. L’impegno di dopo domani è solo una formalità mentre il derby con il Brescia di martedì, rinviato a santo Stefano sempre per la nebbia, costituisce ben più arduo banco di prova. Proprio in occasione di questa sfida, in scena al Franco Ossola, Castori farà debuttare Oduamadi, esterno che ha dovuto rinunciare al girone di andata per uno strappo

al retto femorale e che, ora, ha l’impegnativo compito di non far rimpiangere Nadarevic. Forse anche per questo, più che del sostituto del bosniaco, Montemurro parla volentieri del colpaccio ormai ad un passo: Juan Antonio, richiesto con insistenza da Castori fin dalla fine di novembre sta per arrivare.«Stiamo chiarendo – dice l’a.d. – gli ultimi dettagli con la Sampdoria. La trattativa è sul binario giusto ed è importante che Juan Antonio sia convinto di voler arrivare in biancorosso. So che ha voglia di diventare un giocatore del Varese e questo è un ottimo primo passo». Montemurro mostra cautela sull’arrivo dell’argentino della Sampdoria ma ci tiene, comunque, a far sognare i tifosi: «Ma vi immaginate il tris Juan Antonio-Neto Pereira-Ebagua? Tra poco, non ci sentiremo più a Masnago ma al Maracanã».

«Troest, ritrovati»
Montemurro parla anche della difesa: Troest è stato offerto al Livorno e il danese sta valutando se partire. L’a.d. spiega le mosse per rinforzare la difesa, tenendo spalancata la porta a Troest: «Si è parlato del ritorno di Bianchetti ma potremmo seguire altre piste. In ogni caso, il migliore centrale per noi è Troest, sempre che torni a giocare come sa. Spero che Magnus recepisca il messaggio: quando è al top è uno dei migliori difensori in circolazione».
Montemurro parla dei nuovi soci, che verranno presentati sabato, in occasione dell’ultima parte della gara col Grosseto: «Arrivano da Napoli e vogliono investire nel Varese. Ci daranno una piccola mano e spero che lo stesso faccia anche qualche varesino. È da quattro anni che aspettiamo, la porta è sempre aperta».

Filippo Brusa

a.confalonieri

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