VARESE Un consiglio comunale «blindato» dai militanti leghisti. Questa sera la seduta dell’assemblea di Palazzo Estense avrà come primo punto la discussione e votazione della mozione di sfiducia, presentata dall’opposizione, contro il sindaco leghista Attilio Fontana e la giunta. E la sezione cittadina della Lega Nord ha deciso di chiamare in massa i propri militanti, chiedendo loro di essere presenti per protestare contro chi si esprimerà a sfavore dell’amministrazione comunale. L’iniziativa, partita dal segretario Marco Pinti, ha lo scopo di mostrare sostegno al sindaco e allo stesso tempo di fare una dimostrazione di muscoli in campagna elettorale.La mozione, infatti, non dovrebbe passare, dal momento che il Pdl, ufficialmente, ha dichiarato che voterà contro. L’atto di sfiducia, quindi, appare, dai
numeri, destinato a fallire. I consiglieri di opposizione sono solo 13, mentre i voti necessari affinché venga approvato sono 17. A meno che qualche esponente del Pdl non finisca per fare il franco tiratore, il testo non ha possibilità di essere approvato. Soprattutto perché la votazione sarà ad appello nominale, e non a scrutinio segreto.In ogni caso, è evidente il tentativo del Carroccio di rispolverare un «celodurismo» d’annata, con il presidio in consiglio comunale, così da distrarre i propri aderenti, ancora infuriati per il ritorno in alleanza con il Pdl, e dargli quindi una battaglia da portare avanti per non pensare che le velleità di una corsa solitaria hanno abbandonato la strategia politica della Lega. M. Tav.
s.bartolini
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