Scherzo della Lega al Pdl Somma, la giunta traballa

Somma Lombardo– «Ho votato la candidata proposta dal Pd», dice Alberto Barcaro. «Ognuno ha votato secondo coscienza». A sorpresa. Così lunedì sera, la Lega Nord ha giocato un tiro mancino in consiglio comunale al Popolo della Libertà, suo alleato di governo. Clara Andreoli è stata eletta nel consiglio di amministrazione della casa di riposo “Bellini” (al posto di Cesare Zocco Ramazzo, scomparso di recente) con i cinque voti dell’opposizione più due della Lega. Il candidato proposto dal Pdl Renzo Cunati, è rimasto a quota 6 voti (5 Pdl più, forse, quello di Andrea Vaccariello).

La Lega confessa, ma non spiega. Di certo non ha avvisato gli alleati che ritengono colma la misura e ieri sera, si sono trovati nella sede di via Mameli per una riunione di verifica sulla sorte della maggioranza di centrodestra. A monte, c’è pure la seduta di consiglio di sabato mattina in cui lo stesso consigliere Barcaro ha tenuto il dito puntato su Nando Torreggiani, amministratore unico della SPeS (Pdl).

Insomma così non va. Il cambio di passo chiesto a sindaco e assessori per far andare al meglio la macchina comunale, sembra vacillare al suono delle scelte dei padani. Qualcuno parla attraverso voci di corridoio, qualcuno rimanda a “radio scarpa” che non sappiamo cosa sia e, se di gossip si tratta, non ci intersessa neanche saperlo. Di fatto non è esplicito il perché del voto leghista, assolutamente legittimo, ma non dichiarato e perciò fonte di dissidio.

Il Pdl avrebbe voluto affondare l’attuale presidente della “Bellini” Giorgio Malacrida perché espressione del centrosinistra? «Non abbiamo né abbiamo mai avuto alcuna intenzione di destabilizzare la casa di riposo “Bellini”: solo menti malate possono pensarlo. Prendiamo atto che il capogruppo della Lega preferisce votare un candidato della sinistra», dichiara il coordinatore cittadino del Pdl Marcello Pedroni che riporterà poi al sindaco e agli alleati di governo il pensiero della sezione. Intanto il sindaco Guido Colombo ha rinviato (almeno fino a ieri era così) la riunione di giunta in agenda oggi, segno che il pericolo di crollare è reale. I nervi sono tesi. Pensare che il Consiglio di lunedì, ha votato all’unanimità dei presenti la mozione di Claudio Brovelli (Federazione della sinistra) sui rimborsi di carburante a sindaco e assessori che li chiedono: non varranno più per spostamenti dentro il territorio, frazioni e Malpensa compresi e saranno di un quinto del costo del carburante per le missioni pro Comune fuori porta. Sì bipartisan anche sul reperimento di risorse per la frana (con 3 Pdl contrari) e accoglimento dell’assessore alla pubblica istruzione Renato Leoni a tornare in commisione per la revisione della mensa scolastica, come chiesto da Gianluca Sari (Pd).
Alessandra Pedroni

 

p.rossetti

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