“Abbattere il muro costerà caro” La Corte dei conti su Luino?

LUINO Sarà solo una discussione, inserita all’interno del punto sulla “modifica del programma triennale dei lavori pubblici 2011-2013”. Eppure il dibattito sulla delibera con cui la giunta ha varato le modifiche al Parco a lago di Luino è il più atteso del consiglio comunale di questa sera. Con il gruppo di minoranza di “Luino 2010”, guidato da Vincenzo Liardo, pronto a dare battaglia. «Partiamo dal presupposto che a nostro avviso è completamente sbagliato – conferma Liardo – quello che per la maggioranza è l’assunto della delibera, ovvero che il parcheggio non serve. L’area di sosta era utile e pensata proprio per una maggiore fruibilità del parco. Fatta questa considerazione politica è evidente come siano diversi i nodi al pettine di questo provvedimento. Tra tutti il parere della Commissione paesaggio della Provincia di Varese, che giudica le modifiche peggiorative rispetto al progetto iniziale, seppur compatibili». Ma non sono solo questi i punti su cui la minoranza, da sempre favorevole al completamento dell’opera sulla base del progetto iniziale, farà sentire la propria voce. «Deve essere chiaro che ci sarà un maggior esborso di denaro per le casse pubblica. Perché se da un lato corrisponde al vero che non sarà sforato il valore dell’appalto,

pari a oltre 2,6 milioni di euro è evidente come l’operazione costerà 67mila euro in più, Iva esclusa. Compensati – aggiunge Liardo – con i ribassi d’asta. Senza contare che le operazioni di smontaggio della copertura del parcheggio sono calcolate all’interno del progetto, per la realizzazione di due tettoie aperte, nell’area di via Della Roggia. Con una spesa di ben 260mila euro». Da qui secondo il capogruppo una serie di critiche alla delibera di giunta. «Che voglio ricordare – spiega – contiene tutta una serie di pareri legali ma nessuno sia da parte del dirigente dell’Ufficio tecnico, sia del  responsabile del provvedimento». Obiezioni che “Luino 2010” ha intenzione di sollevare. «A nostro avviso – aggiunge Liardo – sussistono anche gli estremi per un ricorso al Tar. Ma non è nostra intenzione portarlo avanti, perché rischieremmo di bloccare un’opera che, invece, abbiamo sempre chiesto di completare quanto prima. Sicuramente, però, chiederemo alla Corte dei conti di verificare la presenza o meno di un danno erariale». Intanto i frequentatori del parco, su tutti proprio i luinesi, auspicano un rapido completamento: «La soluzione è vicina – ammettono – e l’aumento dell’area verde non può che essere accolto positivamente. Ma deve arrivare il più presto possibile».

b.melazzini

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