BUSTO ARSIZIO «Ha ragione Zaia, parlare di bossiani e maroniani è antistorico, ma queste candidature mi hanno proprio deluso. Mi aspettavo rinnovamento e meritocrazia, mai più a Roma come promesso al congresso, invece il contrario, anzi sembrano liste fatte per perdere». Con queste parole Marco Reguzzoni, deputato ed ex capogruppo alla Camera della Lega, che aveva già annunciato da qualche settimana di non ricandidarsi, commenta in una dichiarazione all’Ansa le liste del Carroccio per Camera e Senato. «Difficile contrastare chi dice che Salvini abbia
candidato i suoi amici: così facendo si favorisce chi vuole dividere il movimento, vanificando gli sforzi di chi, come me e Bossi, a costo di sacrifici personali, cerca di tenerlo unito». «Ad esempio – incalca Reguzzoni a proposito delle liste – tra i 14/15 candidati eleggibili alla Camera in Lombardia non c’è una sola donna. E neppure un sindaco, un presidente di Provincia, ma tutti professionisti del Parlamento o del partito. Non un imprenditore, un commerciante, un artigiano, un libero professionista, un operaio».
s.bartolini
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