Varese «tradita» da Salvini I Barbari scivolano in lista

VARESE Varese «tradita» da Salvini. I candidati varesini della Lega Nord, per le politiche, sono stati infatti messi in posizione distante dalla quota di sicura eleggibilità. Stiamo parlando dei maroniani della prima ora, i Barbari Sognanti che hanno combattuto, mettendo a rischio la propria carriera, per primi contro il cerchio magico. E che oggi si trovano surclassati dagli uomini d’apparato, «premiati» con le prime posizione dal segrtetario nazionale della Lega Lombarda Matteo Salvini.Gli unici due varesini che hanno l’elezione assicurata sono infatti l’ex leader Umberto Bossi e l’ex segretario nazionale Giancarlo Giorgetti, primo e secondo in lista nella circoscrizione di Lombardia 2 della Camera, quella dove il Carroccio dovrebbe ottenere il miglior risultato. Il segretario provinciale Matteo Bianchi è ottavo, in una posizione dove difficilmente potrà passare salvo exploit del Carroccio. Anche l’uscente

Alessandro Vedani è stato «sacrificato»: ricandidato al Senato, ma solo al quattordicesimo posto. Difficile che passi, anche nel caso che la coalizione di centrodestra riesca ad ottenere il premio di maggioranza. Per non parlare del sindaco di Samarate Leonardo Tarantino: venticinquesimo al Senato, è fuori gioco in partenza. Se la gioca l’ex segretario provinciale Stefano Candiani, candidato in Senato al nono posto. In caso di exploit, potrebbe farcela al secondo. In ogni caso, i Barbari Sognanti varesini sono stati snobbati. Vedendosi passare avanti esponenti della Lega che, durante la lotta contro il cerchio magico, hanno tenuto un profilo bassissimo: come Paolo Grimoldi, candidato al secondo posto in Lombardia 1, o Roberto Calderoli, capolista al Senato. In molti casi Salvini avrebbe tutelato esponenti provenienti dai Giovani Padani. Questa l’accusa che gira a Varese. M. Tav.

s.bartolini

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