Che sberla la lista del Pdl Ci sono tutti, tranne i varesini

VARESE La conferma di quello che ormai tutti annusavano si è avuta solo nel tardo pomeriggio di una giornata convulsa, sul fronte della presentazione delle liste. Al Pdl varesino erano rimaste solo due flebilissime speranze: un ripescaggio di Lara Comi alla Camera, ma la coordinatrice è lanciata in Europa e potrebbe diventare capodelegazione Pdl al posto di Mario Mauro, e una deroga per Antonio Tomassini, che però tra indagini giudiziarie in corso e anzianità parlamentare mancava di troppi requisiti. Ieri mattina era circolata la voce che Rienzo Azzi avrebbe potuto strappare una dodicesima o tredicesima posizione in lista al Senato, buona per l’elezione in caso di vittoria in Lombardia, ma all’ora di pranzo la tredicesima posizione si è materializzata, sì, ma alla Camera, dove le speranze di elezione sono limitatissime. Merito e territorio, invocavano i varesini una decina di giorni fa al coordinatore Mario Mantovani (per lui un seggio blindato al Senato). Risultato? Una debacle, che si concretizza nel tardo pomeriggio, dopo che era circolata persino la

notizia dell’escluso Nicola Cosentino che si era portato via le liste in Campania. Al Senato in Lombardia ci sono “big” del partito come gli ex ministri Sandro Bondi e Paolo Bonaiuti, entrambi toscani, o l’ex sottosegretario alla giustizia Giacomo Caliendo, napoletano di Saviano. C’è anche Alfredo Messina, senatore di Colleferro (Lazio) coinvolto nelle inchieste Bpm e Hdc, quando si autodefinì «una specie di orecchio di Berlusconi». C’è Lucio Barani, l’ex sindaco di Aulla in Lunigiana passato alla storia per aver eretto un busto di Bettino Craxi nella piazza della sua città. Tutti prima del varesino Paolo Soletta. Alla Camera oltre ai catapultati già arcinoti, come l’avvocato di Cuneo Laura Ravetto, già nel mirino della componente di Agorà, il milanese Antonio Palmieri e l’editore di Libero Antonio Angelucci, il re delle cliniche romane, nelle ultime ore a soffiare un posto a Rienzo Azzi, primo dei varesini al numero 13, si è infilata persino tale Alessia Ardesi, la “dama bionda” del Cav., giovanissima addetta stampa di Palazzo Grazioli.

s.bartolini

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