Padre e figlio piromani Ora il rischio è la prescrizione

VARESE Famiglia incendiaria a processo: tutto da rifare. Accolta questa mattina l’eccezione dell’avvocato difensore che sosteneva la nullità del procedimento per un vizio nella notifica dell’avviso di conclusione delle indagini. Gli atti tornano alla procura: il reato si prescriverà nel 2016. A processo ci sono un ex marito geloso e l’amico che lo avrebbe aiutato a dare fuoco all’auto della consorte fresca di separazione. Il fatto risale al novembre 2004; la vittima, residente nell’alto varesotto, si ritrovò con la vettura distrutta dal fuoco. Non è chiaro se si trattasse di gelosia folle per essere stato abbandonato, di intimidazione per far scendere richieste economiche troppo esose o, come probabile, di entrambe le cose. I carabinieri, qualunque fosse la ragione, individuarono nel marito focoso di 58 anni e nell’amico di 54 anni, gli autori del rogo. I quali avrebbero seguito

le orme del figlio della coppia a processo a Marsala per aver a sua volta dato alle fiamme l’auto dell’amico della madre nell’agosto dello stesso anno. I due incendi parrebbero parti di un disegno vendetta intimidatoria. Ma se per il figlio la legge continua a seguire il suo corso; il padre potrebbe cavarsela e con lui l’amico aiutante. Il giudice ha infatti rinviato gli atti alla procura che dovrà re-istruire il procedimento a carico dei due. Se primo grado ed eventuale appello saranno quasi certamente celebrati entro il 2016, data di scadenza del reato contestato con tanto di aggravanti, difficilmente il processo approderà in tempo in Cassazione. E i due presunti piromani potrebbero essere graziati se colpevoli, oppure potrebbero non avere mai l’occasione di provare la loro estraneità al fatto in modo definitivo se innocenti. S. Car.

f.artina

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