VARESE Accertamenti da parte dell’Agenzia delle entrate relative al 2010, dichiarazione dei redditi, varie documentazioni Inps e Imu: tanti adempimenti fiscali, tutti con scadenza entro la fine del mese di giugno. E in questi giorni i centri autorizzati di assistenza fiscale (Caaf) della città sono letteralmente presi d’assalto.Una pressione tale di richieste che nell’ultima settimana il Caaf della Cgil è arrivato addirittura a rifiutare le richieste di aiuto di alcuni cittadini. «E non esiste cosa peggiore per il centro servizi di un sindacato come il nostro, nato proprio per aiutare lavoratori e sindacati a gestire le incombenze fiscali – si scusa Ugo Beretti, responsabile provinciale del Caaf Cgil – Ma più che rimanere aperti anche di sabato non sappiamo cosa fare».Il punto è che quest’anno si sono accavallate una serie di scadenze fiscali, creando da un lato una situazione di ressa senza precedenti nei Centri di assistenza fiscale.E dall’altro tra la gente si è diffusa irrequietudine, se non addirittura panico, generati dalla mole di documenti da studiare, capire e compilare entro le date stabilite per non incorrere in multe, sanzioni o addirittura nella sospensione di alcuni diritti come l’assegno di invalidità. Proprio per tra gli anziani infatti l’agitazione è maggiore. Nell’ultimo mese solo il Caaf della Cgil di Varese (cui fa riferimento anche il territorio compreso tra Legnano e Abbiategrasso) ha compilato 60 mila dichiarazioni dei redditi con il modello 730, cui si aggiungono migliaia di Modello Unico (la scadenza in questo caso è posticipata sino al primo
ottobre).Poi ci sono 15 mila valutazioni Imu «ma su questo fronte la ressa maggiore arriva nei prossimi giorni – annuncia Beretti – perché all’inizio il calcolo sembrava una cosa semplice, ma nella pratica molte cose non tornano e quindi la gente per sicurezza, ora ci chiede aiuto». In questa situazione la scelta del Caaf è stata quella di rimandare, quando possibile, gli Isee (due mila quelli già compilati), ma non è bastato. A complicare la situazione infatti ci si sono messi altri due enti, a cominciare dall’Agenzia delle Entrate che proprio negli ultimi giorni «ha recapitato nelle case dei varesini gli accertamenti sui redditi di due anni fa cui rispondere entro 30 giorni, pena una sanzione pari al triplo di quella richiesta», spiega Beretti. «Si tratta anche di cose minime, contestazioni relative persino a uno scontrino della farmacia – aggiunge – non credo che le casse dello Stato sarebbero andate in malora se si fosse aspettato il mese di settembre».Un carico maggiore di scadenze riguarda poi i pensionati che oltre alla dichiarazione dei redditi, all’Imu, l’eventuale Isee e il Red, in questi giorni si sono visti recapitare a casa gli accertamenti dell’Inps relativi all’invalidità civile con documentazione da preparare entro il 30 giugno. «Gli accertamenti sono doverosi, ma accavallare le scadenze serve solo a creare confusione nei pensionati», protesta Umberto Colombo, segretario provinciale del sindacato dei pensionati Spi-Cgil che può contare su 90 sportelli sparsi su tutto il territorio provinciale «in questi ultime due settimane letteralmente presi d’assalto», assicura.
s.bartolini
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