Malpensa – Corteo e presidio, questa mattina, lunedì 18 marzo, per un paio d’ore, al terminal 2. Dal prossimo 5 giugno i lavoratori di Lepanto saranno tutti licenziati. Si tratta di 60 persone, già oggi in cassa integrazione in deroga, per la stragrande maggioranza donne, che da oltre sedici anni si occupano dall’assistenza ai passeggeri con ridotta mobilità. Il Consorzio Lepanto, che svolge il lavoro per conto di Sea, insiste nell’affermare che quanto corrisposto economicamente da Sea per il subappalto del servizio, non lo rende più sostenibile. Da qui la decisione di lasciare tutti a casa.
«Vogliamo lavorare», lo slogan scandito ieri mattina dentro l’aerostazione dai lavoratori, tra i banchi check-in di easyJet nell’area Partenze. «Non chiediamo la luna. Soltanto di poter continuare in un lavoro particolare che abbiamo sempre svolto con dedizione». Ma ormai trionfa lo sconforto.
«Siamo stati sfruttati e gettati via». Ma ormai trionfa lo sconforto.
Con i lavoratori, i loro rappresentanti sindacali della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, insieme a Usb e Flai.
A. Ped.
p.rossetti
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