Somma, redditi dei consiglieri Il Consiglio non li vuole on line

Somma Lombardo – (a. ped.) Mettere sul sito del Comune i redditi di sindaco, assessori e consiglieri comunali? No, grazie: è stata la risposta della maggioranza di centrodestra che amministra la città di Somma.

La proposta di un’anagrafe degli eletti (compresi i membri dei cda di società partecipate), è arrivata da Francesco Calò, segretario e consigliere comunale del partito democratico che nell’ultima seduta di consiglio aveva appunto proposto un ordine del giorno al riguardo. «In pieno stile Anci, l’associazione dei comuni italiani di cui è presidente il sindaco di Varese Attilio Fontana, leghista», ricorda ora Calò. «Invece a Somma, la Lega se ne è guardata bene dal seguire l’esempio di Fontana. Anzi, qualche alto grado dei padani come il senatore Luigi Peruzzotti, capogruppo in consiglio comunale, non ha affatto accolto di buon grado l’idea, probabilmente perché si vergogna del vitalizio che percepisce».

Sembravano tutti d’accordo, nel votare l’ordine del giorno. Calò aveva ridimensionato e semplificato il testo chiedendo la sola e semplice dichiarazione dei redditi degli amministratori (senza rendite finanziarie, ad esempio). Oltretutto, la pubblicazione del dato “sensibile” sarebbe avvenuta su base volontaria. Eppure la maggioranza ha detto “no”. Solo Alberto Barcaro (Lega) ha votato a favore. Il Pdl, con Andrea Vaccariello, ha dichiarato che avrebbe voluto rivalutare

al proprio interno l’ordine del giorno modificato. Mentre il sindaco Guido Colombo ha detto di non avere nulla in contrario ma ha anche anticipato che non avrebbe messo on line il proprio reddito. «Chi volesse conoscere il mio reddito, venga in Comune a chiederlo», ha affermato in Consiglio. «Ancora una volta, la maggioranza è poco trasparente, altro che palazzo comunale di cristallo»: è il commento di Calò.

p.rossetti

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