Gallarate «Il museo va rilanciato». Giovanni Pignataro, segretario e capogruppo del Pd, fa ordine così sul Maga, dopo la polemica tra Sel e direzione del museo. «Noi dobbiamo – spiega il democratico – valorizzare la grande storia della Gam e cercare di ampliare il numero di quelli che possono usufruirne».
Pignataro giudica la presa di posizione dei vendoliani «forse un po’ dura», ma allo stesso tempo, aggiunge, «non vedo contrapposizione». Anche perché «i motivi di critica» espressi da Sinistra, Ecologia e Libertà «sono riferiti al periodo delle grandi opere colossali e difficilmente sostenibili». Rispetto al quale lo stesso Pd, e più in generale l’intera maggioranza, chiede «un mutamento». Una «sfida» che «il presidente Giacomo Buonanno credo condivida: dobbiamo rendere il Maga il cuore pulsante della città».
«Una realtà come questa deve fare lo sforzo di aprirsi alla città – continua Pignataro – Abbiamo ampi spazi che possono ospitare momenti magari non direttamente connessi con l’arte moderna. Come i concerti d’estate, un’esperienza molto positiva». Oppure continuare collaborazioni come quella con la Pro loco, che qui ha ospitato il
premio Humour. La sfida, insomma, è quella di «rendere il Maga un luogo vissuto, fare in modo che la gente lo senta proprio e lo frequenti di più». Solo in questo modo «si garantisce vita al museo. E si sanano le manie di grandezza di un certo passato mucciano».R. Sap.
f.artina
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