BUSTO ARSIZIO Ma quali rimpasto e città metropolitana: si pensi piuttosto alle strade e ad abbattere le tasse.
È quanto emerge interpellando i cittadini bustesi che frequentano il mercato del giovedì in piazza dei Bersaglieri.
Le preoccupazioni quotidiane e concrete, dal carovita all’Imu al caro sosta, alimentano il risentimento nei confronti della politica in generale, che finisce per essere identificata, senza fare troppe distinzioni tra livello locale e livelli più alti, nella “Casta” da abbattere.
«Ma il sindaco non aveva già tagliato gli assessori? – si chiede Alberto Bottini – se deve farlo, lo faccia e basta. O forse era il solito annuncio a cui non si dà seguito. L’Imu però abbiamo dovuto pagarla per tempo, altrimenti scattavano le sanzioni. I nostri governanti dovrebbero pensare di più a sistemare le strade, i marciapiedi, i parcheggi, i cestini dei rifiuti, piuttosto che a passare il tempo a parlarsi addosso».
Il concetto stesso di “rimpasto di giunta” provoca reazioni al limite del bizzarro nelle persone non addentro alla politica. Molti non sanno neppure di che si tratti, altri scuotono la testa. «Il rimpasto? Farioli fa il sindaco o il panettiere? – attacca Lidio Dallari, pensionato – mi sembra il solito teatrino, pensano alle loro poltrone e ai loro posti invece che ai problemi della gente. Ma se siamo andati a votare un anno fa, che bisogno c’è di cambiare la giunta e gli assessori?».
Sulla questione provincia, poi, una voce pressoché unanime: meglio abolirle tutte.
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m.lualdi
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