Il Ticino nei dipinti Arte oltreconfine

RANCATE (CH) – “Gruppo di famiglia in un interno”, titolo viscontiano evocante collezionisti e scontri tra classi sociali diverse, si adatta perfettamente alla mostra che da domenica 24 marzo fino al 18 agosto (orari: da aprile a giugno, martedì-domenica, 9-12 e 14-17; luglio e agosto, martedì-domenica, 14-18. Info: www.ti.ch/zuest) sarà accolta nelle sale della Pinacoteca Zuest di Rancate, a due passi dal confine italo elvetico di Gaggiolo.

Curata da Mariangela Agliati Ruggia e Alessandra Brambilla, presenta la ricca collezione del patrizio luganese Luigi Bellasi, composta da dipinti di pittori ticinesi dell’800, stampe con vedute di Lugano, Bellinzona, Locarno e carte geografiche storiche, oltre a un importante nucleo di libri antichi, tra cui una delle rarissime copie del Theatrum Orbis Terrarum, del 1570, di Abraham Ortelius, tra i fondatori della cartografia fiamminga.

Tra i pittori e incisori collezionati Giacomo Guardi, Giovanni Battista Piranesi, Carlo Bossoli, Giuseppe Elena (cui si devono diverse vedute anche del Varesotto) Guido ed Enea Tallone, Adolfo Feragutti Visconti, Fausto Agnelli e Giuseppe Foglia.

La ricca famiglia Bellasi, documentata a Lugano già all’inizio del XV secolo, possedeva eleganti dimore come l’Oratorio di Santa Elisabetta e il palazzo di via Canova a Lugano, purtroppo demoliti. Luigi, direttore di una compagnia di assicurazioni e consigliere comunale luganese, gentiluomo d’antico stampo, incominciò a formare la propria collezione negli anni ’70, con un nucleo di opere di Carlo Bossoli, non dimenticando i libri antichi e le carte e le magnifiche stampe, con una vasta raccolta dedicata a Lugano e il suo lago.

Il pezzo da novanta della collezione è il rarissimo Theatrum Orbis Terrarum, prodotto ad Anversa nel 1570, primo atlante moderno composto da Ortelius con le migliori carte geografiche di tutto il mondo disponibili a quel tempo. Comprende 53 fogli con splendide tavole a colori incise su doppie pagine e un testo descrittivo per ogni carta. Ma un vero collezionista come Luigi Bellasi non tralasciava altre forme di raccolta, come quella delle Figurine Liebig, e delle cartoline con vedute del Ceresio e del lago Maggiore.
Mario Chiodetti

b.melazzini

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