VARESE Tenta il furto alla Jolly srl di via Dandolo poi cerca di scaricare ogni responsabilità sul complice minorenne. Non pago ha fatto l’arrogante sia con gli agenti della polizia che lo hanno sorpreso in flagranza di reato ieri sera sia con il giudice che questa mattina in aula ha convalidato l’arresto in sede di direttissima: e proprio il giudice, a fronte della sceneggiata del giovane, ha mutato la custodia cautelare ai domiciliari concessa al giovane dal pm in una custodia cautelare in carcere. L’uomo, ivoriano di 24 anni, resterà in cella sino al 19 aprile data in cui tornerà in tribunale per affrontare l’accusa di tentato furto. I fatti. Il caso pare da manuale: una testimone vede due ragazzi scavalcare il muro di cinta della Jolly srl, azienda distributrice di bevande, e chiama la polizia. Quando gli agenti delle volanti arrivano sul posto sorprendono il ladro più grande, l’altro è minorenne, intento a uscire dal
luogo “del delitto” con il bottino addosso. Per la precisione la scena alla quale gli inquirenti assistono vede il braccio del ladruncolo sporgersi dal muro di cinta reggendo uno zaino pino di bottiglie di vino. «Fermo polizia» e il ragazzo, spaventato, lascia cadere lo zaino con gran fracasso di bottiglie sull’asfalto. A quel punto comincia lo show: l’ivoriano dichiara polemicamente di essere estraneo alla vicenda, di aver soltanto accompagnato il complice minorenne unico responsabile del saccheggio. Tra insulti e parolacce si mostra infastidito dall’essere finito ai domiciliari; quando poi gli viene spiegato che il mattino dopo la polizia lo preleverà da casa per portarlo in tribunale sfoga tutta la sua strafottenza: «Non me ne frega niente di voi, io in tribunale ci vado da solo». Atteggiamento davvero poco premiante: perché a fronte di tanto spezzo nei confronti dei domiciliari questa mattina il giudice ha optato per una soluzione differente. Il carcere, appunto. S. Car.
s.bartolini
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