Il park si paga con il bancomat Ma il conto lo saldano i varesini

VARESE Residenti del centro e movida pagano l’istallazione dei bancomat nei parcometri. L’intervento è costato quanto si è incassato dall’introduzione della tariffa serale. Maggioranza e opposizione però, bocciano l’estensione del nuovo servizio a tutti i parcometri della città e chiedono una retromarcia anche sull’estensione delle fasce orarie a pagamento. È stato presentato ieri dal sindaco Attilio Fontana, e dal presidente di Avt Maurizio Marino, il nuovo servizio di pagamento della sosta tramite bancomat o carta di credito, abilitate al circuito fast-pay. «Varese si allinea alle grandi città – ha spiegato il sindaco – Il pagamento con la carta semplifica le modalità di pagamento per gli automobilisti». Le colonnine abilitate per ora sono trentaquattro. Quelle «di nuova generazione – ha spiegato Marino – e quasi tutte in fascia A, la zona più centrale e frequentata. Pagare sarà semplice: basterà inserisce il bancomat o la carta, digitare sul display il tempo della sosta e ritirare lo scontrino da mettere in auto». Si potrà pagare da un minimo di 50 centesimi per venti minuti a

un massimo di tre euro per le due ore di sosta. L’aggiornamento delle colonnine ha avuto un costo pari a 13 mila euro. Quanto quello che Avt ha incassato dall’introduzione della tariffa serale a pagamento, secondo gli ultimi dati forniti dall’azienda che gestisce gli stalli blu. Un euro per parcheggiare nel centro dalle 20 alle 24, che avrebbe dovuto fruttare molto di più a Palazzo Estense. «Invece si tratta di una cifra irrisoria, pagata in coscienza solo da alcuni cittadini, e su cui nessun controllo è mai stato fatto – commenta Fabrizio Mirabelli, capogruppo Pd in consiglio – Il comandante della Polizia Locale ha ammesso di non essere in grado di gestire il servizio di vigilanza sul pagamento dei ticket serali e gli ausiliari, dalle 20 alle 24, non sono in servizio. Per questo abbiamo chiesto alla giunta di eliminare questo inutile obolo». Non solo l’opposizione. Anche i consiglieri del Pdl, in commissione congiunta, hanno votato un documento con cui chiedono alla giunta, dati i guadagni irrisori, di rivedere il provvedimento.

s.bartolini

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