Del Ponte, ticket e manager Asl Tris Varese sul tavolo di Mantovani

MILANO Sanità lombarda, l’assessore Mario Mantovani si prepara a fare «un tour delle strutture di tutta la Regione». Per ora sul progetto del “Ponte del Sorriso” va cauto: «Non mi sono ancora fatto un’idea». Anche il tema più caldo del dibattito sulla sanità varesina finirà presto sul tavolo del neo-delegato alla salute della Regione Lombardia, il vicegovernatore Mario Mantovani, che ha appena avviato il suo lavoro. «Ho iniziato dal Niguarda di Milano il mio tour nelle strutture sanitarie lombarde, per riscontrare le eccellenze che sono presenti in tutte le province – spiega Mantovani – l’obiettivo che ci poniamo è quello di mantenere ma anche di esportare le nostre eccellenze. La nostra sanità si presenta in ottimo stato ma occorre tracciare un solco per chiudere la pagina dolorosa degli scandali che l’hanno attraversata, tenendo conto che le responsabilità del passato non possono essere nostre». Nello spirito di verifica sullo stato dell’arte della sanità lombarda («voglio capire e conoscere gli elementi fondamentali, prima di assumere decisioni di governo che potrebbero incidere

sulla salute dei lombardi»), Mantovani non si esprime sul caso dell’Ospedale Del Ponte di Varese, il cui completamento è stato peraltro riconfermato pochi giorni fa dal leghista Fabio Rizzi, che è l’uomo di riferimento di Roberto Maroni nel settore della sanità. Di certo il fatto che a guidare la direzione generale sanità sia stato chiamato Walter Bergamaschi, che un po’ “varesino d’adozione” per i suoi recenti trascorsi all’azienda ospedaliera del capoluogo, rappresenta per certi versi una garanzia anche per il progetto del “Ponte del Sorriso”. Per ora l’attenzione di Mantovani si concentra sui ticket: «Vorremmo ridurli soprattutto per le famiglie che sono in difficoltà e con redditi bassi», mentre la questione delle direzioni generali vacanti (tra cui l’Asl di Varese lasciata da Giovanni Daverio) verrà trattata «subito dopo Pasqua». Il suo presunto conflitto d’interessi, che era stato paventato dallo stesso governatore uscente Roberto Formigoni, invece sarebbe un capitolo chiuso: «L’ho scongiurato in ogni modo: allo stato attuale nessun mio familiare ha interessi in attività del settore sanitario».Andrea Aliverti

s.bartolini

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