Lacrime per l’addio a Montalbetti Cattolico forte, discreto e coraggioso

VARESE Addio a Cesare Montalbetti: si è spento nella notte tra mercoledì e giovedì l’ex consigliere comunale varesino, figura emblematica dell’impegno socio politico dei cattolici in città.Montalbetti, classe 1938, è stato animato da quattro grandi passioni: la famiglia, l’impegno sociale, la politica e la Chiesa.Consigliere provinciale delle Acli per lunghissimo tempo, ultimamente era diventato volontario per il Fondo Famiglia e lavoro della diocesi Milano. Fondatore della cooperativa sociale Primavera 84, ma anche consigliere comunale, esponente della Margherita e presidente di Federsolidarietà, ha militato per anni nel consiglio pastorale parrocchiale della basilica e del decanato, del nascente “Istituto la casa” ed è stato membro dell’equipe familiare Notre Dame.«È stato tra i fondatori di Primavera 84 per il reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati o disabili – ricorda l’amica Luisa Oprandi – Di recente è stato volontario alla mensa dei poveri di via Luini, finché ha potuto. Era una presenza discreta, ma il fatto che non ci fosse lo sentivamo. Manca molto a tutti».Angelo Monti ne ricordane l’impegno politico: «È stato consigliere con una intensità

particolare, con un impegno che era nel suo stile. Rifuggiva i personalismi, gli interessava l’espressione della carità nel senso più alto della parola».«Ha collaborato con Radio Missione Francescana per più di dieci anni – racconta il responsabile, padre Gianni Teruzzi – gestiva due rubriche. Era un uomo appassionato a una testimonianza cristiana vera, semplice e diretta. Gli ho fatto visita alcuni giorni fa e mi ha detto “Tu lo sai che è bello vivere? Te lo dico io in questa situazione”».Monsignor Peppino Maffi, da prevosto di Varese aveva lavorato gomito a gomito con Cesare. «La sua caratteristica era una grande voglia di star dentro la Chiesa, cui era legato da una visione lucida e anche critica, se non era convinto di alcune scelte, ma senza farle mai venir meno il proprio profondo amore. Un uomo che amava pensare, leggere, informarsi, e capire. Era anche concreto, ma senza essere succube delle cose da fare».Domani sera alle 21 è previsto il rosario nella basilica di San Vittore, dove sabato alle 14 si celebreranno i funerali.

s.bartolini

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