BUSTO ARSIZIO – «Mi dispiace, ho commesso tanti sbagli. Potessi tornare indietro non lo rifarei. Era la madre dei miei figli». Si dice pentito, il bustocco di 34 anni che oggi è stato condannato a 8 mesi di reclusione per violenze in famiglia. L’uomo, con un passato segnato dalla droga e ora in carcere con una condanna di 10 anni per una decina di rapine, ha picchiato per anni la compagna. I due anni convissuto dal 2000 al 2009. Anni segnati da continui litigi, insulti e minacce.
«Se non la smetti accoltello tuo padre» gli avrebbe anche detto il compagno. La donna sarebbe stata picchiata più volte, anche in presenza del figlio. Violenze mai denunciate, per paura delle ritorsioni del compagno. Fino al 2009, quando la donna si decise ad andare dalla Polizia, prima di essere accolta in una struttura protetta. L’avvocato Giovanni Pignataro, difensore dell’uomo, ha sottolineato come le violenze siano maturate in un contesto segnato dall’abuso di droga.
Il suo assistito è sensibilmente cambiato, circostanza ammessa anche dall’ex compagna. Dopo la carcerazione l’uomo ha iniziato a rivedere i figli ed ora si dice pentito di quanto fatto. Nei suoi confronti il giudice Maria Grecu Zoncu ha deciso una condanna a 8 mesi di reclusione, che si aggiunge a quella che sta già scontando in carcere. Il risarcimento nei confronti della donna verrà deciso in sede civile. Per ora il giudice ha stabilito il pagamento di una previsionale di 5.000 euro più il pagamento delle spese legali dell’avvocato di parte civile.
T. Sco.
b.melazzini
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