VARESE Domenica si è aggiudicata il Trofeo Binda, adesso è in Belgio per il Giro delle Fiandre. Elisa Longo, campionessa di ciclismo, studia Scienze della Comunicazione all’Insubria: da grande vuol lavorare nel campo della comunicazione sportiva.Classe 1991, di Ornavasso (Verbania), Elisa fa parte del team norvegese della Hitec Products, è già salita sul podio molte volte e, nonostante la giovane età, è una promessa del ciclismo internazionale. Ma non è soltanto una sportiva, è anche una persona con le idee chiare. Iscritta al terzo anno del corso di laurea triennale in Scienze della Comunicazione dell’Università dell’Insubria, a Varese, punta alla laurea entro due anni.«Non è semplice – racconta – ma è la passione che mi spinge. Del ciclismo sono innamorata fin da piccola e lo studio mi piace molto, in particolare le lezioni di Storia dell’arte e Storia contemporanea».Figlia d’arte, con due genitori sportivi e mamma campionessa di sci, ha scelto il ciclismo «un po’ per gioco, un po’ per spirito di emulazione, infatti la domenica spesso i miei erano in giro per
le gare di sci e io andavo sempre in bici con mio fratello: poi lui è diventato un professionista e per me è un esempio come sportivo e come uomo».All’Università dell’Insubria si è laureata un’altra grande campionessa del ciclismo, Noemi Cantele, con un 110 e lode in Economia e Commercio, «la stimo moltissimo: è una persona preparata, intelligente e con un grande spirito di sacrificio». E della Cantele, Elisa ha raccolto l’eredità anche come rappresentante femminile all’interno dell’Associazione corridori ciclisti professionisti italiani, Accpi.Adesso Elisa è già a Ninove (Belgio) dove si sta allenando in vista della gara di domenica, la terza prova di Coppa del Mondo, il Trofeo delle Fiandre, appunto. «Una gara molto impegnativa: il percorso mi piace particolarmente, tanto pavè, strappi corti, strade piccole, ottenere una top ten sarebbe il massimo».E nel suo futuro c’è la Coppa del Mondo, «a settembre sarà la volta dei Campionati mondiali di Firenze: voglio fare bene anche lì. Entro due o tre anni voglio laurearmi: mi piacerebbe lavorare nel campo della comunicazione sportiva». V. Fum.
s.bartolini
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