Gallarate – Undici persone arrestate nell’ambito dell’indagine sulla famiglia mafiosa di Campobello di Mazara, avviata nel 2006 per fare terra bruciata intorno al superlatitante Matteo Messina Denaro.
Una inchiesta, quella coordinata dal Procuratore Aggiunto della
Dda di Trapani Maria Teresa Principato e dai pm Marzia
Sabella e Pierangelo Padova, che ha portato all’arresto del sindaco del Comune siciliano Ciro Caravà, ma che è anche arrivata fino al Varesotto. Proprio qui, infatti, a Gallarate, è stato arrestato
Filippo Greco, noto imprenditore di Campobello, ritenuto dagli inquirenti siciliani uno dei principali finanziatori nonché il “consigliere economico”
dell’organizzazione mafiosa. Altre misure cautelari sono state emesse nei confronti di Cataldo La Rosa e Simone Mangiaracina,
considerati il “braccio operativo” del capo della famiglia
mafiosa, così come contro Calogero Randazzo, già condannato per associazione mafiosa, Gaspare Lipari, che avrebbe svolto la funzione di
“collegamento” tra il sindaco ed il capomafia; Vito
Signorello, anch’ egli volto già noto nelle indagini di mafia
p.rossetti
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