VARESE «Non siamo studenti di serie B». Ieri mattina una cinquantina di studenti delle classi quinte dell’istituto Einaudi ha protestato contro i tagli. Per dimostrare che l’Einaudi è una scuola che fa le cose in grande, gli studenti hanno arrostito salamelle alla griglia sul marciapiede di via Goldoni. Chi è entrato a scuola, invece, ha fatto «sciopero bianco». Ovvero è rimasto in corridoio, a studiare, senza fare lezione. Tanti i manifesti appesi ai cancelli, con scritto «a noi pane con le salamelle, a loro – politici, scuole private – ostriche e champagne». Piuttosto che: «Non siamo in vendita». «L’altro giorno una studentessa della nostra scuola per poco non è stata colpita da un pezzo di soffitto.
E andando avanti la situazione sarà sempre peggio con i pochi soldi che ci sono – racconta Ilaria Magli – Noi siamo l’unica scuola a Varese ad avere tre sedi: una in via Como, una in via Goldoni, e una a Casbeno, insieme all’Ipsia. Questo genera alcuni problemi: per esempio, quando dobbiamo andare in segreteria – che è aperta solo il sabato dalle 10 alle 12 – dobbiamo prendere un’ora di permesso. Anche l’orario interno è tutto “sballato” per favorire gli spostamenti degli insegnanti. Detto questo noi siamo solidali con la nostra scuola e con i professori: temiamo che i tagli vadano a colpire maggiormente la nostra scuola perché è considerata da anni di serie B».
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s.bartolini
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