Il pronto soccorso di Varese fa i conti con le persone cadute sul ghiaccio e la sala traumi registra un’impennata di lavoro del 30% rispetto al solito. «Sono stati dodici nel pomeriggio i pazienti che si sono presentati con distorsioni alle caviglie e ai polsi – dice Francesco Perlasca, primario del pronto soccorso – Per il resto gli accessi al pronto soccorso si sono mantenuti inferiori al solito, questo perché la neve tiene le persone a casa».
Questa mattina se l’è vista brutta una persona che è scivolata in centro Varese, davanti all’Inps di via Volta. I passanti si sono attivati per soccorrerla, portandola al pronto soccorso.
Tanto spavento anche per un signore che, intorno alle 11, è scivolato a Biumo, di fronte alla chiesa della Madonnina in prato. Un automobilista si è fermato per prestargli soccorso, ma l’uomo ha detto che non voleva andare al pronto soccorso e si è diretto verso casa zoppicando. Un pedone è stato
investito in via Daverio nel pomeriggio di ieri, da una lancia Y che non è riuscita a frenare in tempo, forse per la strada resa scivolosa dalla neve. Il 118 ha dispiegato le forze soprattutto in vista della mattinata di domani, dove a causa del ghiaccio si potrebbero verificare infortuni e cadute.
Il 20% in più di accessi all’ospedale di Busto. Il dottor Antonello Triarico, direttore medico del presidio di Busto, parla di un Pronto Soccorso che, negli ultimi giorni, è decisamente sotto pressione. «Ad affollare il servizio sono soprattutto gli anziani, che presentano patologie respiratorie e cardiologiche. Oltre, ovviamente, alle cadute dovute alla neve». Nonostante gli alti numeri, però, il servizio viene assicurato come sempre, anche grazie all’apporto dei reparti ospedalieri. Il dottor Triarico non sottolinea, poi, la presenza di casi particolarmente gravi. «Mi sembra che a Busto, anche oggi (ieri, ndr), la condizione delle strade fosse abbastanza buona». Il dottor Triarico invita comunque gli anziani ad evitare il più possibile di esporsi alle basse temperature. «Inoltre ricordiamo che bisogna venire in Pronto Soccorso solo nei casi in cui è assolutamente necessario». All’ospedale di Gallarate, ieri, erano una decina le persone che si sono presentate in Pronto Soccorso per cadute e fratture. «Per la maggior parte, però – dicono dall’ospedale -, non si tratta di persone anziane, ma di uomini e donne di mezza età». Ed infatti le fratture non riguardano femori, ma tibie e peroni. Il caso più grave, comunque, riguarda un signore di 66 anni che un paio di giorni fa è scivolato uscendo da un bar e ha picchiato la testa. Per lui trauma cranico ed emorraggia cerebrale. L’uomo resta ricoverato in prognosi riservata.
e.marletta
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