Donne, violenze quotidiane A Varese scatta l’allarme

VARESE Ogni giorno nell’area di Varese una donna è vittima di una violenza. E una volta su due il suo aguzzino è una persona che lei conosce bene, spesso addirittura un familiare.

Sono allarmanti i dati che emergono all’indomani del convegno dedicato al tema e organizzato dal coordinamento donne di Cgil Cisl e Uil al collegio De Filippi. Sono 170 le richieste ricevute nel 2011 dal centro di ascolto Eos. Di queste però solo 80 donne hanno accettato un incontro in sede con legali e psicologi dell’associazione. La situazione non migliora se si prende in esame il pronto soccorso: qui in un anno oltre 300 donne si rivolgono in seguito a una violenza subita.

E ieri in tribunale a Busto Arsizio una nuova storia di violenza e maltrattamenti tra le mura di casa è stata portata alla luce proprio da una vittima: una figlia che ha raccontato gli anni di vessazioni subite dal padre, che prima di lei se l’era presa con la madre poi deceduta. «Una volta mi ha spinto dalla scala, due volte mi ha messo le mani al collo» ha raccontato la ragazza tra le lacrime durante la sua deposizione.

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b.melazzini

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