Varese, tutti dal cedro storico Malato sì, ma non spacciato

VARESE Malato, ma non spacciato: qualcosa si può fare. È l’esito del workshop – organizzato nell’ambito del convegno «i monumentali» – che si è svolto ieri mattina in via Veratti. Un pool di agronomi di fama internazionale si è riunito al capezzale dell’illustre paziente e ne ha studiato il caso. Tutto intorno una piccola folla di persone aspettava con il fiato sospeso.

Il cedro del Libano è in cura da 15 anni, ma nel 2011 le sue condizioni di salute sono peggiorate a seguito dell’attacco di un fungo che è stato mappato grazie a un costoso test del dna commissionato dalla Fitoconsult a un laboratorio specialistico. Il consiglio dell’agronomo è somministrare una terapia a base di uno specifico Trichoderma: si tratta di un altro fungo “benigno”. Con una speranza, data da Fay Neville, specialista londinese, che ha osservato le lastre del tronco ed è arrivato alla conclusione che l’infezione sia in corso da parecchio tempo: «l’albero ha ricostruito all’interno del tronco i tessuti necessari a mantenerne la struttura».

Soprattutto, il Piantone non rappresenta un pericolo.

m.lualdi

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