Milano, 7 ago. (TMNews) – “Nel film su Pasolini faccio la parte di me stesso. Quello che sono ora: il dipendente di una cooperativa sociale che sta lavorando all’Idroscalo e incontra per caso una studentessa che sta indagando sulla morte di Pasolini”. Parla cosi’ Giuseppe Pelosi, detto Pino la rana, riconosciuto colpevole del tanto discusso omicidio dello scrittore, avvenuto nella notte tra l’1 e il 2 novembre 1975. Anche se, nel maggio 2005, cambio’ versione dei fatti affermando di non aver partecipato in prima persona all’aggressione di Pasolini, ma che questa fu effettuata da altre tre persone.
Ora l’Idroscalo di Ostia, luogo dell’omicidio, e’ stato trasformato in un set e una scena del docu-film del regista Federico Bruno e’ ambientata proprio nel punto esatto in cui fu ucciso l’artista. Pino Pelosi nel corso dell’intervista racconta come conobbe Pasolini: “Sono stato dipinto come un angelo nero mentre tutti gli altri erano bianchi – spiega Pelosi -. Ora si capira’ chi erano i neri e chi erano i bianchi”.
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