CASTIGLIONE OLONA Verrà eseguita domani l’autopsia sul corpo di Riccardo Novara, il motociclista di 45 anni rimasto coinvolto domenica scorsa in un incidente stradale a Vedano Olona e morto giovedì sera dopo tre giorni di agonia. Un tragico epilogo che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati, per omicidio colposo, del proprietario della Mini Cooper bianca che si è presentato spontaneamente dai carabinieri dopo che un testimone ha detto di aver notato un’auto simile alla sua allontanarsi dal luogo dell’incidente. Riccardo Novara, che non era sposato e viveva a Castiglione Olona assieme alla madre, è caduto dalla sua moto sulla provinciale Varesina, forse urtato da un’automobilista che poi si è dato alla fuga senza prestare soccorso. Nell’incidente ha riportato un trauma cranico e ferite all’addome e a una gamba, che i medici dell’ospedale di Circolo di Varese hanno dovuto amputare domenica sera. È rimasto privo di conoscenza e in gravissime condizioni fino a giovedì sera, quando il suo cuore ha smesso di battere. Ed è lutto a Castiglione Olona, il paese di Riccardo. L’uomo era il figlio del magistrato Domenico Novara, ora in pensione. E anche i colleghi del tribunale si stringono attorno alla famiglia e al padre, che per anni ha lavorato per il tribunale
di Varese. Sono in corso le indagini, coordinate dal pm di Varese Massimo Baraldo, per chiarire la dinamica dell’incidente, che presenta ancora molti punti oscuri, anche a causa dell’assenza di testimoni oculari diretti. È al vaglio degli inquirenti la posizione del proprietario della Mini, un medico della zona, che ha sempre dichiarato di essere estraneo alla vicenda. L’iscrizione nel registro degli indagati anche per dare la possibilità all’uomo di nominare un legale che potrà assistere all’autopsia. Il coinvolgimento del medico, e le sue eventuali responsabilità, sono però ancora tutte da chiarire. Secondo i rilievi effettuati sulla moto dell’uomo, che non era sposato e viveva con la madre a Castiglione Olona, non ci sarebbero i segni dello scontro con un’auto. Così come non ci sarebbero ammaccature sulla vettura dell’uomo che si è presentato spontaneamente dai carabinieri per chiarire la sua posizione. L’ipotesi potrebbe essere quella di una manovra brusca o di un taglio di strada, che avrebbe fatto cadere a terra il motociclista. Oppure un’auto potrebbe aver solo sfiorato la moto, in modo però fa far perdere il controllo del mezzo al centauro. Fra gli amici e i parenti dolore e rabbia, in attesa che si faccia chiarezza su quello che è successo domenica pomeriggio.
s.bartolini
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