Jerago: la perpetua muore e lascia i suoi beni alla parrocchia

Jerago con Orago – L’ultimo gesto di generosità della “Bianca”, la storica perpetua di Jerago: ha lasciato in eredità tutti i suoi beni alla Parrocchia di San Giorgio. L’annuncio l’ha dato la guida spirituale della comunità di Jerago, don Remo Ciapparella, nel corso delle messe festive, mentre ancora sono freschi il ricordo e la commozione per la scomparsa di Maria Cardani Bartolini, per tutti semplicemente Bianca, deceduta dopo una lunga malattia appena una settimana prima nella casa di riposo di Bodio Lomnago che l’ha ospitata negli ultimi giorni di vita.

Bianca aveva 83 anni: nata da genitori ignoti e adottata da una famiglia di Jerago, aveva perso ormai da diversi anni sia il marito che il fratello invalido ed era rimasta sola. Dall’arrivo di don Angelo Cassani a metà degli anni ’80 era stata la perpetua della parrocchia di San Giorgio, mantenendo il ruolo, compatibilmente con i problemi di salute che già avvertiva, anche con l’arrivo di don Remo. Nella vita aveva lavorato in una confezione tessile e negli anni della pensione aveva deciso di mettere a frutto, per raccogliere fondi per la parrocchia, la sua grande abilità nel ricamo. «Era velocissima con l’uncinetto, aveva delle mani speciali» ricordano in paese. Appena arrivata in parrocchia mise insieme un gruppo di instancabili volontarie che si impegnano a titolo gratuito da 25 anni a realizzare manufatti ricamati che vengono venduti due volte all’anno in un mercatino che si tiene nella chiesa restaurata.

«Ha servito con spirito di dedizione ed altruismo in modo assolutamente disinteressato e appassionato la nostra parrocchia per quasi 25 anni – il ricordo di don Remo Ciapparella – quanto avrebbe voluto continuare a rendere utile con tutto il suo amore e servizio! Il buon Dio l’ha chiamata a sé e ora dal Cielo ci assiste

senz’altro stimolandoci ad imitare questa sua passione». La decisione di donare tutti i suoi beni alla Parrocchia (tra cui la casa di famiglia) è giunta come un fulmine a ciel sereno in un momento in cui la comunità si trova ad affrontare una spesa notevole per il rifacimento del tetto della Chiesa parrocchiale.

«Un ulteriore segno della sua smisurata generosità – commenta don Remo – alla nostra cara Bianca esprimiamo la nostra doverosa riconoscenza e ammirazione». L’ultimo gesto di amore e di generosità silenziosa nei confronti della comunità, un esempio che però non colmerà il grande vuoto che Bianca lascia a Jerago.
Andrea Aliverti

p.rossetti

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