Tredicesime bruciate a Varese L’Imu diventa una maledizione

VARESE Sportelli aperti, ieri, negli uffici postali di viale Milano e via Francesco del Cairo per il ritiro delle pensioni e della tredicesima. La decisione di un’apertura straordinaria delle Poste, dalle 8.25 alle 17.30, è stata vincente: le code non ci sono state. Ma questa è stata l’unica consolazione per i nostri anziani, che si apprestano a vivere un Natale amaro e magro.Tutta colpa di assegni pensionistici ridotti all’osso e tredicesime destinate al pagamento della rata dell’Imu, la cui scadenza è prevista per il 17 dicembre. Queste le principali cause che porteranno i pensionati a destinare meno soldi agli acquisti natalizi. D’altronde i dati raccolti in merito alle pensioni dalla Spi-Cgil nella nostra città parlano chiaro: il 32% delle pensioni non supera i 500-mille euro, il 39% dei pensionati percepisce una assegno inferiore ai 500 euro. È facile fare il calcolo di quanto queste persone percepiranno di tredicesima, visto che si tratta all’incirca di raddoppiare l’assegno pensionistico di dicembre. Ma la conferma arriva proprio dai nostri pensionati, all’uscita dagli uffici postali dopo il ritiro dell’assegno. «Prendo 640 euro di pensione – racconta la signora Dina Aceti – Sono sola e tra affitto da pagare e bollette non c’è spazio per altro. Per fortuna che mio figlio mi dà una

mano». La signora Dina è diabetica e necessita, quindi, di un’attenta alimentazione, oltre che di farmaci. «Settimanalmente, spendo circa 60 euro di spesa al supermercato. I farmaci, nonostante siano mutuabili, hanno comunque un costo». Questo Natale la signora Dina lo trascorrerà insieme ai familiari. «Di comprare regali non se ne parla proprio – commenta – Non posso permettermelo. L’importante, in queste feste, è stare insieme». Discorso simile lo fa Cesare Festa che ha ritirato un assegno pensionistico di 600 euro e la tredicesima. «Ho l’Imu da pagare – spiega – La mia tredicesima finirà lì e negli esami opsedalieri che devo fare». Il signor Cesare è sposato e anche sua moglie ieri mattina si è recata alle Poste. «La sua pensione è leggermente più alta della mia – continua l’anziano – e per fortuna siamo in due a dividerci le spese, altrimenti non so come faremmo». Anche per i coniugi Festa questo Natale sarà all’insegna del risparmio assoluto.«Abbiamo già spiegato ai nostri nipotini che quest’anno non ci saranno regali sotto l’albero da parte nostra. Hanno capito. Anche il pranzo di Natale sarà all’insegna di polenta, arrosto e panettone. Tutti alimenti che si possono acquistare senza spendere chissà quanti soldi. A Santo Stefano faremo un bel piatto di ravioli in brodo».

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s.bartolini

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