I writers bidonano il Comune E adesso chi paga le pulizie?

VARESE Sei writer bidonano Palazzo Estense. Ieri mattina ai Giardini Estensi era stato organizzato, in accordo con i genitori di dieci ragazzi minorenni, un provvedimento educativo che prevedeva di ripulire i tavoli e le panchine dei Giardini Estensi imbrattati dalle bombolette. Questo perché, lunedì 8 ottobre questi dieci studenti erano stati pizzicati dalla Gev a imbrattare, durante una “bigiata”, tavoli e piante nei giardinetti di Villa Mirabello. Così, l’assessore alla Tutela Ambientale, Stefano Clerici, aveva deciso di proprorre non tanto una sanzione pecuniaria, quanto un provvedimento educativo considerando il fatto che si tratta di giovani studenti e che questa bravata sarebbe costata loro una denuncia in procura (il parco è vincolato per legge) e una multa molto più salata rispetto ai canonici 50 che normalmente vengono richiesti in caso di scarabocchi fatti a bomboletta. A carico delle famiglie solo il costo del materiale per la pulizia: spazzole e acqua ragia. In accordo con i genitori dei ragazzi, il Comune aveva stabilito che ieri mattina i ragazzi avrebbero dovuto rispondere all’appello delle Gev, loro supervisori, per ripulire tutti i tavoli e le panche

dei giardinetti di Villa Mirabello. Solo la componente femminile, composta da quattro giovanissime di Varese, si è presentata all’appuntamento. I maschietti, che al sabato non hanno lezione, sono rimasti a casa a dormire. «Daremo loro la possibilità di adempiere all’impegno il prossimo sabato» spiega l’assessore. Intanto, le ragazze ieri mattina si sono date da fare. Con spazzola, acqua ragia e olio di gomito hanno pulito gran parte dei tavoli, delle panche e dei bidoncini dell’immondizia. «I nostri genitori si sono arrabbiati molto quando hanno saputo che cosa era successo – raccontano – Ci hanno messo in punizione». La “guerra” ai graffittari abusivi è un problema che trova a fatica una soluzione. «È una questione di educazione – spiega Clerici – Se iniziamo a far capire che questi gesti, soprattutto in un parco come quello di Villa Mirabello, non rimangono impuniti e che, comunque, c’è un controllo da parte delle forze dell’ordine e delle Gev allora forse riusciremo, piano piano, a cambiare la mentalità dei più giovani. Ovvio, è impensabile avere occhi ovunque, ma questo episodio può essere un esempio costruttivo per molti».

s.bartolini

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