VARESE Nuovi esorcisti: anche Varese è in prima linea contro Satana e la diocesi attiva un call center. La notizia di qualche giorno fa, è ritornata algi onori delle cronache, dopo la trasmissione di lunedì sera “Che tempo che fa” di Rai Tre, durante la quale il giornalista e scrittore Massimo Gramellini l’ha citata tra i fatti più importanti della settimana.
Nei giorni scorsi, infatti, il cardinale Scola ha rinnovato il Collegio degli esorcisti,
con le nuove nomine di sacerdoti incaricati a svolgere questo delicato compito.
E così si scopre che tra i sei nuovi nominati, ben cinque risiedono in provincia di Varese. Tre sono a Saronno: monsignor Attilio Cavalli, don Mario Motta e don Pierluigi Zaffaroni, uno a Ispra, don Antonio Montorfano, e uno ad Arcisate, don Giorgio Ponti.
L’arcivescovo di Milano, in questo modo ha raddoppiato il numero dei sacerdoti, ora sono 12, che si occupano di questo delicato, quanto particolare, ministero.
Nei mesi passati si era evidenziata questa carenza, dopo che molti esorcisti avevano lasciato il mandato, perché anziani o passati a miglior vita.
Chi si rivolge all’esorcista non ha uno specifico identikit.
Si va dai giovani agli anziani senza differenza di ceto sociale o culturale.
In un terreno particolarmente spinoso è naturale l’invito alla prudenza perché i fenomeni davvero diabolici, paiono essere molto rari.
Il ministero fondamentale di questi sacerdoti è quello dell’ascolto e della consolazione.
Proprio il libro degli esorcismi della Cei, nell’introduzione, spiega, secondo la teologia, i segni di distinzione tra un disturbo esistenziale e quelle che sono chiare manifestazioni demoniache, come l’astio per la religione, una forza violentissima, il farsi e il fare del male.
s.bartolini
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