VARESE E al terzo anno il calendario del Varese camminò con le sue gambe. La tradizionale iniziativa natalizia, pensata da Paola Frascaroli con madrina Eleonora Rosati, offre ancora la vetrina allo sport per disabili e fa il salto di qualità: coinvolge sei associazioni del territorio e mette sotto i riflettori l’amicizia tra i giocatori e gli atleti di queste “gemelle”.
Il calendario 2013 è stato presentato ieri al Palace: padrone di casa, Claudio Castiglioni, sempre più vicino al Varese. La first lady biancorossa spiega: «Anche stavolta lanciamo un doppio messaggio forte. Che lo sport dà tanto a chi lo fa sul piano fisico, certo, ma anche nell’approccio alla vita quotidiana. E che è per tutti, non ci sono differenze che tengano. Per questo andrebbe rivalutato, nella società e nella scuola: in questo, l’Italia è indietro».
Alla radice c’è una passione personale declinata al sociale: «Pratico sport tutti i giorni – continua Eleonora – corro, vado in palestra, non si direbbe ma faccio anche pesi. E mi occupo di volontariato nell’associazione Mus-e, che cerca l’integrazione dei bambini in difficoltà attraverso laboratori di tutte le forme d’arte, figurativa, musicale, teatrale. La sede è a Milano, contiamo presto di arrivare anche a Varese. È bello fare qualcosa per gli altri: è utile, apre la mente, gratifica».
«Si dice spesso che i calciatori vivono nel loro mondo di bambagia – conclude la moglie di patron Rosati – i nostri invece si sono dimostrati attenti ai veri valori. E so che qualcuno è rimasto particolarmente colpito».
Il calendario s’intitola “Atleti.”, dove il punto stoppa qualsivoglia tentativo di discriminazione dei disabili, anche in buona fede: «Sono ragazzi che rivelano un agonismo insospettabile, non hanno nulla da invidiare ai coetanei normodotati – sottolinea Daniela Colonna Preti della Polha – Questa iniziativa regala alle associazioni del territorio una visibilità di cui hanno bisogno. Come hanno bisogno di fondi e di unire le forze».
In copertina ci sono tutti i protagonisti: giocatori e staff del Varese, atleti disabili di Vharese, Polha, Asa, Malnate&Sport, Hs Varese e Skorpions. All’interno sono state ricostruite situazioni sportive specifiche, la location di tutto è il Palace Hotel.
Le foto sono della varesina Michela Fauda, che racconta così l’esperienza: «Straordinaria, sul piano umano e anche professionale: mi sono fidata degli altri e ho scoperto che, lavorando con le persone giuste, anche l’improvvisazione riesce bene. Abbiamo scelto il bianco e nero per sottolineare che nello sport si è davvero tutti uguali. La foto preferita? Quella con Bressan, Nada, Zecco e i cestisti del Malnate: il clima era talmente bello che tra uno scatto e l’altro hanno inscenato una partitella di basket».
Stefano Affolti
a.confalonieri
© riproduzione riservata