ROMA Non ci sono solo timori per un mare chiuso come il Mediterraneo, in cui ogni anno vengono riversati tonnellate di veleni. Un nuovo preoccupante allarme infatti arriva sulla salute degli oceani.
A lanciarlo, un team internazionale di ricercatori dopo una maxiricerca sul processo di acidificazione delle acque. Secondo lo studio, i crescenti livelli di anidride carbonica presenti nell’atmosfera hanno abbassato il pH degli oceani di 0,1 unità negli ultimi cento anni. Questo calo è avvenuto 10 volte più velocemente rispetto agli ultimi 56 milioni di anni, ed è stato il più veloce in assoluto negli ultimi 300 milioni di anni.
L’ultima volta che si verificò un processo simile, la Terra viveva l’era tra il Paleocene e l’Eocene, quando la temperatura delle acque aumentò misteriosamente di 6 gradi in circa 5 mila anni, sancendo la fine di intere specie e la nascita di altre.
Come noto, i mari assorbono anidride carbonica dall’atmosfera, formando acido carbonico. Più si abbassa il pH dell’acqua, più questa diventa acida, con conseguenze molto gravi sulla vita di molti organismi che popolano gli oceani, in particolare ostriche, salmoni e barriere coralline.
Negli ultimi cento anni l’attività umana ha notevolmente fatto aumentare i quantitativi di anidride carbonica. E questo sta incidendo pesantemente, con conseguenze gravi e solo in parte prevedibili.
l.barocco
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