Assomigliano ai sali da bagno Ma sono la nuova «cocaina»

VARESE Sono note con nomi diversi nel mondo: sostanze psicoattive, stimolanti, cannabinoidi sintetici o di derivazione naturale. Fanno parte di un fenomeno nuovo, in crescita in Europa ma anche nella nostra provincia. Sono le smart drugs: sostanze legali che producono l’effetto delle droghe illegali. Le nuove droghe sono al centro di un dibattito sempre più intenso e che ha visto radunarsi ieri a Villa Recalcati i migliori esperti in materia della provincia per confrontarsi sull’argomento. Sono circa 400/500 i tipi diversi di smart drugs in commercio sulla rete. Sì, perché è proprio internet il mezzo che permette di procurarsi queste sostanze, vendute attraverso siti web (o smart shop) come aromi, sali da bagno, incensi fertilizzanti per pianti e bonsai, prodotti per acquari e poi recapitate direttamente a casa. Smart drugs sta per droghe furbe cioè che sfuggono ai controlli tossicologici. Ed è proprio questo uno dei principali problemi che medici ed esperti del settore si ritrovano a fronteggiare. «Queste sostanze sono in continua evoluzione – spiega Davide Lonati, dirigente medico del centro nazionale di informazione tossicologica di Pavia

– Le smart drugs compaiono sui mercati europei al ritmo di un nuovo prodotto alla settimana: la legislazione fatica a tenere il ritmo». Lo scorso anno a Varese sono stati circa 60 i consumatori di Smart drugs finiti al Pronto Soccorso a causa di un’overdose. Dall’inizio del 2012 a oggi sono 48 e l’età è varia: dagli adolescenti si arriva persino ai consumatori di quarant’anni. «Queste sostanze sfuggono ai test rapidi, quelli utilizzati per individuare le droghe, anche perché spesso mischiate all’utilizzo di barbiturici e alcol – chiarisce il primario del Pronto Soccorso, Francesco Perlasca – Quando le analisi da noi fatte risultano negative e abbiamo il sospetto che si tratti di queste nuove droghe, allora preleviamo campioni di sangue e urine e li mandiamo al centro di Pavia, dove studiano le nuove sostanze». L’utilizzo di queste sostanze porta con sé conseguenze di tipo psichiatrico. «Come tutte le droghe, vengono prese per alleviare il mal di vivere – precisa Marcello Diurni, dirigente medico del reparto di psichiatria dell’ospedale di Circolo – e creano sbalzi d’umore, fasi depressive».

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s.bartolini

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