Operazione Illiria Connection: due anni ad uno dei fratelli Bragaj. Con lui condannato a due anni anche uno dei “cavallini” utilizzati dalla banda che dal 2009 al 2010 rifornì di cocaina il luinese.
Assolte le due sorelle varesine utilizzate, a loro insaputa, come corrieri: furono fermate al casello di Gallarate. Erano in auto con uno degli spacciatori: in macchina era stato nascosto un panetto di cocaina infilato nel motore.
Le due donne sono uscite da innocenti dall’aula di giustizia del tribunale di Varese: assistite dall’avvocato Pierpaolo Caso hanno dimostrato di non conoscere assolutamente la natura di quel viaggio verso Varese.
Iliria connection si chiuse nel febbraio 2011: l’operazione della guardia di finanza di Luino, coordinata dal pubblico ministero Raffaella Zappatini, portò all’arresto di 11 persone, altre nove furono denunciate, mentre 700 grammi di cocaina finirono sotto sequestro.
L’indagine smantellò l’organizzazione dedita allo spaccio dei quattro fratelli Bragaj, albanesi con base a Germignaga, ufficialmente muratori convertitisi allo spaccio con la crisi. Utilizzavano corriere che arrivavano direttamente da Scutari, regolando il traffico di neve dall’Olanda sino al luinese. Il giro d’affari contava su mezzo chilogrammo di droga piazzato a settimana: i cavallini, utilizzati per lo spaccio al dettaglio, erano albanesi a loro volta.
I quattro fratelli, nell’organizzazione familiare degli affari, avevano imbarcato anche un cugino. Oggi arrivano le condanne: i personaggi “minori”, ovvero i pusher al dettaglio, hanno patteggiato con pene comprese tra un anno e sei mesi e tre anni.
Simona Carnaghi
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